Firenze, 27 novembre 2024 - Sound & Culture. E' un marchio di fabbrica, il segno della contaminazione culturale che fa di Toscana Produzione Musica - il centro presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa - un'esperienza unica nel panorama musicale fiorentino. La seconda edizione della Maratona Live - in programma dal 6 all'8 dicembre al PARC delle Cascine - presenta sei appuntamenti in compagnia degli artisti più interessanti sulla scena contemporanea.
Jazz, elettronica e world music animano la tre giorni fiorentina con volti e suoni inconfondibili; a partire dal rinnovato sodalizio tra il riff unico della chitarra di Justin Adams - storico collaboratore dei Led Zeppelin - e la magistrale tecnica su tamburo a cornice di Mauro Durante, erede della tradizione salentina: sul palco, rilanceranno il loro "Sweet Release Tour" con momenti magici di pura improvvisazione. Canzoni italiane, inediti e brani della cultura popolare persiana sono invece il cuore del suggestivo dialogo musicale tra la morbida voce di Ava Alami e la chitarra di Simone Sansonetti, attivo sulla scena jazz nazionale.
La rassegna prosegue sabato con il pluripremiato album "Three Knots", mix frizzante di jazz e musica elettronica, rock e folk americano del quartetto Emong, guidato dal chitarrista Michele Bonifati e composto da Evita Polidoro alla batteria, Cristiano Arcelli al sassofono e Federico Pierantoni al trombone; a seguire, il regno della creatività delle "Favole al telefono" di Gianni Rodari torna in vita con i suoi personaggi bizzarri e immaginari attraverso le composizioni originali e spontanee di Valentina Fin e Federica Furlani, in arte effe effe.
Il festival si conclude domenica con il nuovo disco "Solenne" del flautista, bandoneonista e compositore giramondo Carlo Maver, allievo dell'argentino Dino Saluzzi, e accompagnato sul palco dal trombettista Paolo Fresu e dall'iraniano Kamanche Hesaminanlou, maestro del violino verticale mediorientale; l'ultimo concerto del programma è infine un omaggio all'iconica figura di Emilio Lussu da parte del nipote Pietro e dell'attore cagliaritano Felice Montervino: "Un anno sull'Altipiano. In guerra qualche volta abbiamo anche cantato" è un reading musicale tra letteratura e passione civile che racconta gli orrori e le assurdità di ogni conflitto bellico.