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La locandina del convegno
Firenze, 25 febbraio 2025- "Novantanove anni fa, a Parigi, si spegneva Piero Gobetti, una delle voci più autorevoli della cultura e della politica antifascista. Saggista, editore e filosofo della libertà, Gobetti ha segnato un’epoca con il suo spirito di intransigente rinnovamento. Oggi, il Circolo Culturale Piero Gobetti annuncia un ampio programma di convegni e seminari che si terranno nel corso del 2025, per proseguire poi l’anno successivo, nel 2026, in occasione del centenario dalla scomparsa".
Così il segretario del Circolo Piero Gobetti Roberto Badulato, che annuncia come al centro di queste iniziative spicca il convegno intitolato “Ripensando oggi la figura e le idee di Piero Gobetti”, ideato per rivisitare le prospettive politiche e culturali di un pensatore troppo a lungo trascurato, ma tornato di grande attualità. L’incontro si terrà giovedì alle 15 nell’Accademia “La Colombaria” di via Sant’Egidio 23.
La professoressa Ersilia Alessandrone Perona, del Centro Studi Piero Gobetti di Torino, introdurrà e presiederà i lavori, mettendo in evidenza come l’originalità di Gobetti scaturisca dal suo essere un politico non riconducibile ai partiti del suo tempo e al contempo un letterato impegnato a captare le voci nuove della cultura europea, diffondendole attraverso riviste e una casa editrice. Nella sua energia giovanile, combattiva e indomita, Gobetti ha impersonato lo scolaro-maestro, il profeta disarmato, lasciando un’eredità che appare ancora oggi inesauribile.
Nel corso del convegno interverranno Paolo Bagnoli, dell’Università di Siena, con una riflessione sulle visioni e le ragioni di Gobetti; Sandro Rogari, dell’Università di Firenze, per approfondire la nozione di modello d’intellettuale; e Cesare Panizza, dell’Università del Piemonte Orientale, che si soffermerà sull’iconografia e la storiografia di Gobetti. Marino Biondi, dell’Università di Firenze, proporrà un’analisi sul ruolo della critica letteraria e del teatro in un periodo di rivoluzione, mentre Cosimo Ceccuti, sempre dell’Università di Firenze, affronterà il tema di Giovanni Spadolini e l’importanza di Gobetti per comprendere l’Italia.
Il Circolo Culturale Piero Gobetti ha scelto di aprire con questo appuntamento un itinerario di studio e celebrazione che proseguirà fino al 2026, quando ricorreranno i cento anni dalla scomparsa dell’intellettuale. Ripercorrere le sue idee e i suoi scritti significa misurarsi con il concetto di “Rivoluzione Liberale”, che Gobetti stesso definiva come impegno morale e politico contro ogni forma di oppressione. È un’occasione preziosa, dunque, per chiedersi in che modo sia possibile attualizzare questa etica oggi, in un panorama politico e sociale profondamente mutato. La speranza è che il programma di iniziative contribuisca a riportare alla luce un pensiero che mantiene intatta la sua vitalità e la sua capacità di ispirare anche le giovani generazioni.
Caterina Ceccuti