MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Restauri in mostra a Firenze: il modello per il Vaso di fiori di Marchionni

Dal 14 gennaio al 29 marzo al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure

modello per il Vaso di fiori di Marchionni

modello per il Vaso di fiori di Marchionni

Firenze, 13 gennaio 2025 - Prosegue anche nel 2025 la rassegna Caring for Art. Restauri in mostra, promossa dall’Opificio delle Pietre Dure per far conoscere al grande pubblico il lavoro degli undici settori di restauro dell’Istituto fiorentino, costantemente impegnato nella conservazione del ricco patrimonio artistico italiano e non solo, esponendo opere, adeguate per tipologia e dimensioni agli ambienti del museo, che sono state oggetto di interventi conservativi e raccontandone i risultati. Il 14 gennaio apre «Dalla carta alla pietra. Il modello per il Vaso di fiori di Edoardo Marchionni», dedicata al lungo e paziente intervento che ha interessato un dipinto su carta raffigurante un vaso con fiori eseguito a tempera a uovo negli anni Settanta dell’Ottocento da Edoardo Marchionni, allora Direttore dell’Opificio. Il dipinto, mai esposto in precedenza, era il modello 1:1 per un pannello in pietre dure che fu allora realizzato con la tecnica del commesso dagli abilissimi artefici dell’Opificio per l’Esposizione universale di Parigi del 1878, ma rimase invenduto a causa del prezzo elevatissimo, dovuto alla preziosità dei materiali e alla qualità dell’opera. Per questo rimasto nel patrimonio dell’Istituto fiorentino è ora stabilmente esposto nel Museo che ne racconta la storia. Il modello invece, strumento di lavoro in vista dell’opera finita, nel tempo ha goduto di meno attenzioni conservative. Realizzato a tempera all’uovo su carta da spolvero è stato rinvenuto e identificato negli archivi dell’Opificio in condizioni critiche, ripiegato in una cartella insieme ad altri progetti, degradato tanto nella carta che nella fragile pellicola pittorica. Il complesso intervento di restauro, iniziato nel 2023 nell'ambito di una tesi di laurea della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’OPD e da poco concluso, ha recuperato l’integrità dell’immagine potendone ricostruire le perdite e, soprattutto, ha consolidato le parti originali grazie alla sperimentazione di un consolidante di nuova generazione sviluppato con le nanotecnologie dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, risolvendo così la problematica più sfidante di questo restauro che consisteva nel pericoloso e progressivo distacco della pellicola pittorica dal supporto cartaceo. Ma il restauro ha anche aperto una finestra sulla storia esecutiva dell’opera, portando all’individuazione di altri disegni funzionali alla realizzazione del pannello. Per questo si è scelto di presentare le due opere affiancate, con un supporto che le distingue rispetto al resto del museo ma che, insieme, le unisce visivamente. Una piccola preziosa perla, in programmazione fino al 21 marzo 2025, che aiuta a leggere un museo-gioiello ma anche a comprendere le molte facce di un istituto che fa ricerca e forma giovani professionisti.