MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Romanzo criminale diventerà un’opera lirica: il Maggio annuncia la commissione per il 2026

Tratta dal best seller di Giancarlo De Cataldo, l’opera con le musiche e la direzione di Nicola Piovani è programmata al Teatro del Maggio Fiorentino nel mese di ottobre 2026

Nicola Piovani  (foto Ansa)

Nicola Piovani (foto Ansa)

Firenze 12 dicembre 2024 – La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione Musica per Roma annunciano l’importante commissione di una nuova opera lirica: “Romanzo Criminale” tratta dal best seller di Giancarlo De Cataldo. L’opera, con le musiche e la direzione di Nicola Piovani, il libretto di De Cataldo e la regia di Massimo Popolizio, è programmata al Teatro del Maggio Fiorentino nel mese di ottobre 2026, mentre a Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone andrà in scena nel 2027. “Sono assolutamente entusiasta, emozionato e immensamente felice di questo progetto” così esordisce Giancarlo De Cataldo all’annuncio della nuova opera lirica tratta dal suo romanzo, “È quasi come se stessi vivendo in un sogno” - continua lo scrittore – “Un'opera lirica tratta da "Romanzo criminale" è per me proprio un sogno che si avvera. È grazie a Carlo Fuortes che mi sono avvicinato al mondo dell’opera e ne sono rimasto sedotto e innamorato. Grazie a lui ho iniziato a frequentarlo in punta di piedi, e ora mi considero addirittura un neo-melomane; sapere che ora dal mio lavoro nasca addirittura un’opera lirica per me è una vera conquista. “Romanzo criminale” è un romanzo popolare di genere che è diventato un romanzo monumentale nel corso del tempo tanto che il suo valore è stato riconosciuto anche dalle Accademie; ha introdotto degli elementi letterari nel genere noir; ha dato vita a un film e a due serie televisive in questo modo aprendo delle piste e addirittura entrando nel linguaggio traslando il titolo originale in modi di dire: “Romanzo Quirinale”, per esempio; ora mi sembra ancora più spericolata quell'idea di aprire una pista nell'opera e mi piace enormemente farlo con Nicola Piovani e di farlo al Maggio Fiorentino e poi, ovviamente, anche a Roma. Anche Piovani è un artista che attraversa le varie forme musicali e inoltre - mi viene da dire - precisa De Cataldo - Nicola ha uno spettacolo storico, nato un suo libro con lo stesso titolo, che si chiama "La musica è pericolosa"; siccome hanno sempre accusato "Romanzo criminale" di essere pericoloso, mi sembra un giusto incontro tra quelli, lui e me, che “fanno male”. Il Teatro del Maggio è inoltre il luogo d’elezione dove, come dice il sovrintendente Fuortes, da sempre “la tradizione del nuovo” è la sua cifra distintiva, dove la sperimentazione e le contaminazioni tra le arti hanno casa e dove un progetto simile, che può diventare altrettanto un apripista, come lo sono stati il libro prima e poi il film e le due serie, può dunque prendere corpo con concretezza e credibilità.” Gli fa eco Nicola Piovani, il celebre musicista e compositore Premio Oscar, alla sua terza opera lirica: “Progettare una nuova opera musicale è un’idea appassionante e gioiosa, ma piena di molti interrogativi e di un po’ di paura. Considero il teatro musicale una delle forme d’arte più alte inventate nei secoli dagli uomini. L’incrocio fra poesia, canto e azione scenica, coniugato con i colori dell’orchestra, ha per me un fascino celestiale e febbrile insieme. Sono felice di aver accettato l’invito di Carlo Fuortes a lavorare nel glorioso Teatro del Maggio e mi fa oltremodo piacere che l’opera verrà anche rappresentata a Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Una trama forte e un librettista di valore sono precondizioni perché si possa costruire un’opera musicale e, in questo caso, ci sono tutte e due: Giancarlo De Cataldo, oltre che un grande romanziere, è un conoscitore appassionato d’opera col quale mi sono inteso al volo. Intraprendiamo questo viaggio teatrale insieme con molto entusiasmo, e l’entusiasmo spesso aiuta. Romanzo criminale è il titolo di un grande libro e di un grande film. Provare a farlo diventare un’opera all’altezza non sarà facile: ma le scommesse difficili mi affascinano”. Maurizio Costanzo