
Il cast di Rumori fuori scena al teatro di Fiesole. In scena la The kitchen company
Fiesole (Firenze), 10 marzo 2025 – Ultime repliche per Rumori fuori scena, la commedia inglese campione di incassi che a grande richiesta torna sul palco del teatro di Fiesole da martedì a domenica.
L'allestimento è quello della The Kitchen Company, che è stato realizzato per la stagione teatrale del Teatro Verdi di Firenze e che dal 16 febbraio è stato visto e ha divertito fino alle lacrime oltre 12.200 spettatori. A dirigere la compagnia teatrale protagonista in palcoscenico è Massimo Chiesa, figlio dello storico fondatore del Teatro Stabile di Genova Ivo Chiesa.
L’irresistibile commedia Rumori fuori scena, composta nel 1982 dal commediografo inglese Michael Frayn, è un vero cult del teatro contemporaneo. Fin dal suo debutto la pièce ha fatto divertire milioni di spettatori, raggiungendo così un gran numero di repliche, portandola a divenire la commedia più rappresentate al mondo. Nel 1992 è diventata un film diretto da Peter Bogdanovich e interpretato tra gli altri da Michael Caine e Christopher Reeve.
Amata dal pubblico per la sua leggerezza e dagli attori per la possibilità di sfoggiare virtuosismi comici, Rumori Fuori Scena risulta essere un’interessante operazione di teatro nel teatro: un riuscitissimo osservatorio sul mondo teatrale e sulle sue infinite, sorprendenti e rocambolesche dinamiche interne.
Nell’arco di tre atti, Frayn attiva un congegno drammaturgico perfetto, un meccanismo comico unico, di entrate e uscite, ma anche di divertenti ritratti umani, stretti tra ritmo forsennato e battute esilaranti. The Kitchen Company è andata in scena a Genova per oltre 200 serate totalizzando più di 66.000 spettatori. Molti di questi lo hanno visto più di 1 volta, alcuni lo hanno visto per più di 5 volte, se non più di 10 volte. The Kitchen Company è formata da Fabrizio Careddu, Lidia Castella, Caterina Cottafavi, Daria D’Aloia, Mauro D’Amico, Fabio Facchin, Lorenzo Tolusso, Susanna Valtucci e Marco Zanuttocon la traduzione di Filippo Ottoni, le scene di Laura Paola Borello, la regia di Massimo Chiesa.