A Figline Valdarno l'Ospedale Serristori mostra al pubblico l'Antica Spezieria, recentemente restaurata grazie al contributo della Fondazione Santa Maria Nuova, con visita guidata alle 10 (massimo 20 partecipanti, durata 70 minuti).
La farmacia dello Spedale, fondato nel 1399 da Ser Ristoro di Iacopo Serristori, nacque nella prima metà del Cinquecento e fu rinnovata una prima volta nel 1724. La bottega era fornita delle più diverse sostanze e materie preziose, dove potevano servirsi i malati per le erbe officinali ed i composti, ma anche i pittori per i colori e le signore per i cosmetici.
Detta anche ''Sala Rossa'', conserva una collezione di vasi in maiolica, esempio della ceramica di Montelupo, in un arco cronologico che va dagli inizi del Seicento alla seconda metà inoltrata del secolo. Una parte dei vasi è infatti caratterizzata dai tratti stilistici delle botteghe di Montelupo: motivi a ramages, a palmetta evoluta, a foglie o ''alla raffaellesca'' e fu acquistata da spezierie fiorentine che vendevano sia il medicamento che il vaso.
Un secondo gruppo, prodotto sempre a Montelupo, si contraddistingue per la presenza dello stemma Serristori. Per questi ultimi si tratta di vasi eseguiti con l'insediamento di una spezieria stabile presso l'ospedale, da cui derivò una personalizzazione della fornitura di vasi. Oltre a questi sono conservati corredi di bicchieri, calici, fiaschi e bottiglie di varia fattura e la cosiddetta ''nassa'', un'ampollina in vetro soffiato, di corpo cilindrico con un piccolo collo, destinata a contenere unguenti atti a evaporare. Di questa tipologia di ampolline se ne trovano diverse varianti.