
Un frame del making of di "Stanotte a Firenze"
Firenze, 6 giugno 2016 - Una trasmissione che farà commuovere i fiorentini e non solo. "Stanotte a Firenze", il documentario di Alberto Angela sulle meraviglie artistiche di Firenze viste di notte, è già sulla bocca di tutti prima che inizi. L'appuntamento è per giovedì 9 giugno alle 21.20 su Rai Uno. Una trasmissione ij 4K Hdr, che avrà una nitidezza assoluta e che i possessori di un televisore con tecnologia apposita potranno godersi ancor di più. Il programma è stato presentato a Firenze, alla presenza di Alberto Angela.
«È stato un lavoro lungo e accurato con il quale racconteremo il patrimonio culturale di Firenze che incanta il mondo da anni - dichiara il presidente di RaiCom, Gian Paolo Tagliavia -. Ritengo che le attività svolte da RaiCom siano coerenti con una strategia di fondo che punta ad armonizzare gli obiettivi commerciali con quelli di servizio pubblico, promuovendo la visibilità del brand Rai in Italia e nel mondo».
Per il sindaco di Firenze Dario Nardella "Alberto Angela e la Rai hanno fatto un regalo a Firenze ed hanno anche dato un riconoscimento ai fiorentini, a questa citta', che per me e' la piu' bella citta' del mondo, e non solo per me, credo. E' anche un modo per scoprire alcune meraviglie della citta' in un quadro diverso, in un contesto originale come quello della notte - ha aggiunto Nardella - un contesto che mette in luce luoghi nuovi e che ci consente anche di valorizzare il fatto che molti musei, come ad esempio quello di Palazzo Vecchio, sono aperti per tutta la stagione estiva, fino alle 11 di sera".
il documentario vede anche la partecipazione di guest star come Andrea Bocelli, Oliviero Toscani, Giusi Buscemi, Giancarlo Giannini e il direttore del Museo degli Uffizi Eike Schmidt. Tra voli di droni, ricostruzioni, quadri che «vivono» e set di restauro «alla CSI», racconta Angela, «abbiamo cercato di rendere tridimensionale la Firenze che leggiamo sui libri di storia dell'arte. Una città in cui l'uomo si vede al meglio delle sue capacità del creare ma anche della scienza e del pensare».