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Teatro: va in scena la scuola fragile. “Riflettiamo sugli insuccessi”

Dall’Itt Marco Polo un invito a tutta la città: “Interroghiamoci su questa società che punta solo al culto della performance ed accogliamo le difficoltà, che fanno parte del cammino di tutti noi”

Liceo Marco Polo, il preside Ludovico Arte

Liceo Marco Polo, il preside Ludovico Arte

Firenze, 25 marzo 2025 – La scuola sale sul palco per mettere in luce soprattutto le fragilità dei giovani, e non solo. In una società che spinge verso una sfrenata ricerca della performance e del buon risultato a tutti i costi, l’Itt Marco Polo invita a fermarsi ed a riflettere sull’errore e il fallimento.

L’appuntamento è per sabato 29 marzo alle 21 al teatro Cantiere Florida (via Pisana 111R) nell’ambito di Materia Prima Festival, curato da Murmuris col sostegno e il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze.

Chiedimi se sono infelice. Talk interattivo in difesa di una scuola fragile” il titolo della serata, una riflessione condotta da Ludovico Arte, dirigente dell’Itt Marco Polo, che coinvolgerà docenti, studenti e pubblico partendo dalla convinzione che anche i momenti di difficoltà siano occasioni di crescita e di cambiamento.

“Cosa vuol dire fallire? Chi stabilisce se un insuccesso scolastico è davvero un fallimento?”, si interroga Ludovico Arte. “Talvolta anche il mondo della scuola non è così accogliente verso i momenti di fragilità, che riguardano i ragazzi ma anche i docenti - osserva il preside -. Vogliamo aprire una riflessione collettiva su quest’idea di scuola che deve farsi carico anche delle situazioni di disagio, che spesso colpiscono pure i giovani con bei voti”. La serata sarà una sorta di esperimento sociale, condotta a più voci, tra il dirigente, un docente e due studenti, ma soprattutto coinvolgendo il pubblico che, attraverso dei bigliettini anonimi, sarà invitato ad esprimersi riguardo ai temi del fallimento, dell’inciampo. È da un po’ che al Marco Polo ci si confronta sull’argomento. In tal senso, un buon punto di partenza saranno le riflessioni che gli studenti dell’istituto hanno affidato ad oltre 400 bigliettini, raccolti dal dirigente.

“Mi piace un professore che spiega e guarda che nessuno resti indietro”, si legge su uno. Invece un altro: “Alcuni prof sfogano il loro stress su di noi”. “La serata non sarà un momento autoreferenziale, ma un'occasione per riflettere insieme su cosa significa davvero educare”, conclude Arte. Info e ingressi: www.materiaprimafestival.com