GIULIO ARONICA
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‘Testo’: L'editoria contemporanea alla Stazione Leopolda. Si comincia con Alessandro Barbero

Dal 28 febbraio al 2 marzo, torna la quarta edizione della rassegna ideata da Pitti Immagine e Todo Modo, con 174 case editrici presenti, oltre 210 ospiti e più di 200 appuntamenti.

Testo alla Stazione Leopolda

Testo alla Stazione Leopolda

Firenze, 28 gennaio 2025 - Stare. A leggere, riflettere, ascoltare. Condividendo pensieri lunghi e consapevoli. E' un focus su diritti umani, libertà e guerre la quarta edizione di "Testo", la rassegna dedicata all'editoria contemporanea organizzata da Pitti Immagine e Todo Modo alla Stazione Leopolda. Dal 28 febbraio al 2 marzo, Firenze torna ad essere la capitale del libro, con 174 case editrici presenti, oltre 210 ospiti e più di 200 appuntamenti in programma. Tre giorni di incontri, presentazioni, workshop, seminari e produzioni originali che come da consuetudine si articolano lungo sette stazioni - il manoscritto, il risvolto, la traduzione, il segno, il racconto, la libreria, il lettore - ricreando idealmente il ciclo di vita del libro. 

Il prologo di questa edizione è affidato allo storico Alessandro Barbero, che martedì 27 febbraio al Teatro del Maggio Musicale converserà con Caterina Soffici a partire dal suo secondo romanzo "Romanzo russo" (Sellerio, 2024), un enigma ambientato nell'ultimo decennio dell'Unione Sovietica. Tanti anche gli ospiti internazionali, come lo scrittore francese - per la prima volta in Italia - Mokhtar Amoudi, che parlerà della vita nelle banlieu parigine, e il britannico Max Porter, in edicola con il nuovo libro "Shy" (Sellerio), storia di un giovane in fuga dal proprio passato. Dall'Irlanda è atteso Paul Murray con "Il giorno dell'ape" (Einaudi), racconto di famiglia e solitudine, mentre l'ungherese Laszlo Krasznahorkai ripercorrerà i temi apocalittici delle sue prime opere. 

Conflitti e diritti negati sono al centro di numerosi approfondimenti, in compagnia della corrispondente di guerra e dissidente russa Katerina Gordeeva, il giornalista e poeta libanese Mazen Maarouf, nato da una famiglia di profughi palestinesi, la scrittrice francese Azélie Fayolle, autrice di "Scrivere femminista" (Nero, 2024), e l'avvocato curdo Burhan Sonmez, a lungo perseguitato dal regime di Erdogan ed oggi presidente dell'associazione Pen International in difesa della libertà di stampa e di espressione. Senza dimenticare gli italiani: da Chiara Valerio a Luciana Castellina, da Francesco Costa a Stefano Nazzi, da Liliana Rampello ad Emanuele Trevi

Ricca anche la lista di ricorrenze e omaggi di quest'anno: se Diego Da Silva sarà presente per ripercorrere  i suoi venticinque anni di carriera, interessanti retrospettive sono dedicate ad Andrea CamilleriJane Austen - a duecentocinquant'anni dalla nascita - Raffaele La Capria, Dolores Prato, Flannery O' Connor, Ursula K. Le Guin e F. Scott Fitzgerald, a cent'anni dalla pubblicazione de "Il grande Gatsby". Tra le novità della stagione, inaugurano i Testofficina, il programma di seminari e laboratori gratuiti guidati da alcuni protagonisti dell'editoria italiana e non - da Luciano Perondi allo studio Maximage, da Sebastian Budgen a Saverio Raimondo - mentre sono confermate le iniziative didattiche nelle scuole secondarie e le università e la rassegna di incontri sui classici e la poesia italiana ospitati dal Gabinetto Vieusseux.