di Federico Berti
Firenze, 26 dicembre 2023 – Fine anno scoppiettante, all’insegna del buonumore e del divertimento, al teatro Rifredi di Firenze. Torna dopo molti anni di assenza, «Fiesta», il tributo-omaggio alla grande ed indimenticabile Raffaella Carrà, pensato, scritto ed interpretato da Fabio Canino. In scena dal 28 gennaio al primo gennaio 2024 (ore 21 da giovedì a domenica, ore 18 lunedì).
Costumi di Maria Sabato, movimenti coreografici di Cristina Arrò, ispirati alle coreografie originali del maestro Gino Landi. Sul palco a fianco dello showman fiorentino, Mariano Gallo, Sandro Stefanini, Simone Veltroni, Samuele Picchi. Più di venti anni fa, debuttava «Fiesta», andata in scena per tre anni consecutivi, registrando ovunque il tutto esaurito, quando ancora la mitica Raffa era assoluta primadonna della tv, con edizioni record d’ascolto di «Carramba che sorpresa/che fortuna» ed una edizione del festival di Sanremo nel 2001. Dal 5 luglio del 2021, Raffaella Carrà non c’è più ma il suo mito rimane immortale ed intramontabile. Il suo carisma, la sua lunga e strepitosa carriera, hanno lasciato una traccia indelebile nel mondo dello spettacolo italiano (e non solo se si pensa alla sua immensa popolarità nei paesi di lingua spagnola) Lo spettacolo di Canino è dunque un ulteriore «atto d’amore» nei confronti di una grande donna e di una strepitosa professionista. Un’ora e mezzo di battute ironiche e auto ironiche, dialoghi serrati e pungenti, satira di costume e naturalmente tanta tanta musica.
Al centro della storia una «fiesta» organizzata da tre amici gay per festeggiare ancora una volta l’amatissima «Raffa». Buon compleanno Raffa! Icona gay da portare con orgoglio, stampata sulla maglietta. Autentico mattatore e primo fan assoluto della showgirl romagnola, Fabio Canino, reduce dalla diciottesima edizione di «Ballando con le stelle»che ha visto trionfare l’argentina Wanda Nara; forse il giurato più mite e gentile rispetto agli altri 4 colleghi (Zazzaroni, Smith, Lucarelli, Mariotto). Sarà proprio lui ad interloquire direttamente con il pubblico presente, offrendo addirittura la possibilità di scegliere il finale, tra tre diversi finali previsti. E con questi ingredienti, non può che uscirne una piece divertente ed originale, diversa per ogni replica. Come erano i suoi programmi tv che Canino ha condotto per anni come «Cronache marziane», «Frankenstein»targate Mediaset , «Votantonio» del 2007 su Rai Uno e «Aggratis» su Rai Due nel 2013. Televisione mai banale mai scontata. Ma fra tanti successi, Fabio Canino ci permetterà di ricordare (forse) l’unico passo falso della sua carriera; la partecipazione come attore al film «Fratelli coltelli» diretto da Maurizio Ponzi con una Simona Ventura non molto «adatta»alla cinepresa. Ma, si sa, anche i film brutti, diventano spesso film «cult».