MAURIZIO COSTANZO
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Uffizi, proseguono le aperture serali straordinarie del martedì sera

L’orario di apertura si allungherà alle 22 con ultimo ingresso consentito alle 20,30

Uffizi di sera

Uffizi di sera

Firenze, 12 agosto 2024 - Tutti i martedì, fino al 17 dicembre di quest’anno, la Galleria delle Statue e delle Pitture resterà accessibile di sera, offrendo ai visitatori l’esperienza magica dei capolavori dell’arte da ammirare nella luce del tramonto. In queste occasioni l’orario di apertura del museo si allungherà dalle 18,30 (orario ordinario di chiusura) alle 22,00 (con ultimo ingresso consentito alle 20,30). Le operazioni di chiusura della Galleria inizieranno alle ore 21,30. Informazioni su tariffe e prenotazioni.

Dal mese di maggio in poi si potrà entrare al museo semplicemente mostrando un QR Code sul cellulare. Chi prenoterà l'ingresso attraverso il call center (055/294883) o tramite il nostro sito (Uffizi/biglietti) riceverà via email un codice da scaricare direttamente sul proprio smartphone che costituirà il titolo d’accesso al museo senza dover esibire il biglietto fisico. Per i biglietti acquistati in prevendita, fino all’entrata in vigore del nuovo sistema continueranno a valere le regole attuali previste per la loro validazione.

Le Gallerie degli Uffizi dal 2014 riuniscono tre straordinari complessi museali che nell’insieme raccolgono il nucleo delle collezioni d’arte e prezioso artigianato, di libri e di botanica delle famiglie Medici, Asburgo Lorena e Savoia: un’autentica raccolta di tesori dall’Antichità al XX secolo che hanno fatto grande, nel tempo, il nome degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli; tre siti museali riuniti e collegati tra loro, fin dal Rinascimento, attraverso la geniale costruzione del Corridoio Vasariano, e che insieme costituiscono un polo culturale tra i più importanti e visitati al mondo.

Le collezioni d’arte che oggi i visitatori delle Gallerie degli Uffizi hanno l’opportunità di ammirare nelle tre sedi, rappresenta un unicum con pochi precedenti al mondo: la quasi totalità delle opere d’arte, infatti, è esclusivamente frutto del collezionismo delle famiglie regnanti che qui hanno abitato, conservando e tramandando fino ai giorni nostri un patrimonio senza eguali; un patrimonio destinato alla pubblica fruizione dall’illuminato atto di saggezza e generosità dell’ultima dei Medici, Anna Maria Luisa, che nel 1737 con il “Patto di Famiglia” volle lasciare le collezioni della sua illustre famiglia alla città di Firenze, con il divieto di “levare fuori della Capitale e dello Stato del Granducato, Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose, della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”.

Maurizio Costanzo