
Uffizi (foto di repertorio)
Firenze, 10 marzo 2025 - Prosegue giovedì 13 marzo alle 18.45 con l’archeologa Maria Pia Guermandi, all'auditorium Antonio Paolucci delle Gallerie degli Uffizi, la settima stagione di Brevissime, lezioni di storia delle arti incentrate sulla storia del collezionismo e sulle collezioni che da private sono diventate musei aperti al pubblico.
Importanza delle lezioni di storia delle arti
Le Gallerie degli Uffizi ospiteranno per la seconda volta fino al 29 maggio nell'Auditorium Antonio Paolucci, le Brevissime. Lezioni di storia delle arti a cura del Centro Di Edizioni. Nove lezioni dal titolo L’insaziale desiderio. Storia e storie del collezionismo con la presenza di importanti relatori italiani e per la prima volta anche stranieri, a conferma dell’internazionalità del progetto.
Questa settima stagione concluderà gli approfondimenti sui vari aspetti del collezionismo iniziati lo scorso autunno, con particolare attenzione alla storia e al significato delle collezioni che da private sono diventate musei aperti al pubblico. Dopo la lecture di Filippo Camerota, direttore scientifico del Museo Galileo di Firenze, che ha raccontato il mecenatismo e collezionismo della famiglia Medici, sotto la cui egida Firenze diventò una capitale europea della scienza, si prosegue il 13 marzo con l’archeologa Maria Pia Guermandi.
Il museo (de)coloniale
In questo incontro dal titolo Il museo (de)coloniale Maria Pia Guermandi parlerà della crisi del ruolo del museo pubblico moderno occidentale. Tratterà del come e perché la decolonizzazione culturale abbia messo in crisi il ruolo del museo pubblico moderno in Occidente e stia profondamente influenzando la stessa evoluzione della disciplina museologica.
Si indagherà il rapporto con le altre culture nello specchio 'deformante' dell’istituzione museale e il tema delle restituzioni del patrimonio. Nonostante le molte resistenze e difficoltà, la decolonizzazione rappresenta un’ineludibile opportunità per riconnettere i nostri musei alle istanze della contemporaneità. Un’occasione straordinaria per ripensare il ruolo del museo nel mondo globale e di cosa l’Italia potrebbe imparare dalle esperienze internazionali.
I prossimi appuntamenti della stagione
I prossimi appuntamenti saranno dedicati al Grand Tour e la consistente acquisizione di opere d’arte italiane a partire dal Settecento. Sarà al centro delle conferenze di Adriano Aymonino (20 marzo - La Gran Bretagna e lo sviluppo del Grand Tour nel primo Settecento), direttore del Master in Art Market and the History of Collecting all’Università di Buckingham in Inghilterra e di Thomas Edward Coke (27 marzo - Holkham Hall. Abitare la storia. Passato e presente di una grande dimora inglese), ottavo conte di Leicester e attuale gestore della settecentesca dimora di famiglia Holkham Hall.
In cui è conservata la collezione di dipinti, sculture e manoscritti raccolte dal suo antenato Thomas Coke 1° durante il suo Grand Tour. Will Gompertz (10 aprile - Sir John Soane: Made in Italy) racconterà di un altro protagonista del Grand Tour, l’architetto John Soane che, fortemente influenzato dall’arte e dall’architettura italiana, mise insieme una collezione eccezionale.
Ospitata nella sua affascinante dimora londinese, oggi diventata il Sir John Soane’s Museum, di cui Gompertz è direttore. Giovanna Bertazzoni, Chairman di Christie’s Europa (17 aprile - Collezionare opere su carta: storia, passione, investimento), tratterà del collezionismo su carta, pratica al centro della sua passione estetica, legata alle opere di artisti impressionisti e moderni.
L’elemento della carta torna anche nella lezione dello scrittore milanese Andrea Kerbaker (15 maggio - Interrogati, i libri risposero), creatore della Kasa dei Libri a Milano e del Kapannone dei Libri ad Angera, che racconterà l’arte di far parlare i libri.
Francesco Guzzetti (22 maggio - La de-materializzazione della collezione), professore di storia dell’arte contemporanea all’Università di Firenze, indagherà la storia del collezionismo e dei collezionisti della prima stagione dell’Arte Concettuale.
La stagione fiorentina si chiuderà il 29 maggio con la lezione Fondazione Luigi Rovati: il coraggio di sperimentare, tenuta dalla sua Presidente Giovanna Forlanelli Rovati, in cui racconta il ruolo di un museo privato al giorno d’oggi e le implicazioni sociali e culturali che ne scaturiscono.