
Fino a metà gennaio, l’ottocentesca struttura cuore del commercio alimentare fiorentino, dove anche il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi andava a fare la spesa, come ha ricordato il pronipote Luciano, ospiterà così una serie di iniziative che culmineranno nel pranzo di domenica 14 gennaio. Da non perdere la mostra fotografica che il dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, vicina di casa del mercato, ha voluto dedicare alla storia, ai volti e ai tanti aneddoti che l’hanno animato. Per l’occasione sono state realizzate anche una moneta commemorativa (il "Sant’Ambrogino d’oro"), poi magliette, felpe e buste della spesa con il logo dedicato alla speciale ricorrenza. Ad aprire la mattina, il taglio del nastro alla presenza del Gonfalone della città, con le rappresentanze dei quartieri del Calcio Storico, le forze dell’ordine e gli esponenti del mondo economico, politico e culturale, comprese le tre comunità religiose che nel quartiere di Sant’Ambrogio convivono pacificamente: il vicario generale dell’Arcidiocesi monsignor Giancarlo Corti, il rabbino capo della Comunità Ebraica Gadi Piperno e l’imam della comunità islamica fiorentina Izzedin Elzir. "Tutta la città si è mobilitata per rendere omaggio a questo luogo del commercio così importante, dove si incontrano e dialogano culture diverse": sottolineano il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni e il presidente Aldo Cursano.
Sul palco il presidente del Consorzio del Mercato di Sant’Ambrogio Luca Menoni: "Professionalità, socialità e cultura del buon cibo sono protagonisti da sempre del nostro Mercato, che in questi 150 anni di vita ha superato guerre, alluvioni, la pandemia e resta a presidio dell’autenticità". La festa è stata l’occasione per inaugurare la nuova pavimentazione curata da S+S Studio e annunciare la nuova tranche di lavori che porterà alla sostituzione della vecchia pensilina. "Senza questo mercato Firenze non sarebbe Firenze - aggiunge Dario Nardella, presente con gli assessori Giovanni Bettarini, Stefano Giorgetti e Titta Meucci - È l’occasione per ricordare tutto lo sforzo che il Comune ha fatto per migliorarlo, investendo circa 3 milioni in 10 anni, ma soprattutto per ricordare quanto sia importante".
Rossella Conte