Muore a 13 anni per un malore dopo una passeggiata con la madre
Dramma a Barberino del Mugello, Cecilia Bardazzi era una sportiva
Barberino del Mugello, 26 agosto 2011 - ERA ANDATA con la sua mamma a fare una passeggiata in riva al lago di Bilancino. Al ritorno dalla camminata, intorno alle 11, la ragazzina è stramazzata al suolo, nel cortile del condominio dove abitava con i genitori. E’ morta nonostante fosse sana e abituata a ben altre fatiche sportive. Morta nonostante i tentativi disperati dei sanitari del 118 di rianimarla. Morta a dispetto dei suoi fortissimi 13 anni, purtroppo solo apparentemente invincibili.
Cecilia Bardazzi era un’appassionata di attività fisica ed era quindi allenata. «Mascotte» del gruppo trekking fin da quando aveva quattro anni: così la ricordava ieri sera un compagno di escursioni. Il suo cuore però ieri mattina non ha retto. All’improvviso, è andata giù e non si è più rialzata. Pare che non abbia dato segnali di cedimento né di sofferenza, tanto che la mamma era già salita in casa, sicura che fosse alle sue spalle. Invece Cecilia era riversa nel cortile. La madre, che comunque si è accorta immediatamente che qualcosa non andava, le è stata accanto in un attimo. Ha chiesto aiuto e i soccorritori hanno fatto di tutto e anche di più, sperando invano di sentire quel cuore così giovane tornare a battere. Invece non sarebbe rimasto altro da fare se non le solite, tristi routine burocratiche: prima fra tutte chiamare i carabinieri di Borgo San Lorenzo, perché avvertissero il magistrato di turno Tommaso Coletta come prassi vuole. Non ci sarà un’autopsia a dare un perché a questa morte prematura, inaccettabile, ma sicuramente «naturale». E del resto sottoporre il corpo della ragazzina ad accertamenti necroscopici non avrebbe aggiunto molto a questa verità.
COLPA del caldo? Semmai erano uscite di casa ieri mattina, Cecilia Bardazzi e la sua mamma, probabilmente invogliate da una giornata che si annunciava meno afosa delle precedenti e che in effetti nel Mugello non avrebbe superato i 32 gradi. La nottata aveva concesso tregua, si respirava decisamente meglio. E l’invaso di Bilancino, lontano appena qualche chilometro dalla loro abitazione, può essere considerato l’ideale per le passeggiate, i suoi dintorni offrono varie possibilità di percorso, senza particolari difficoltà, per svagarsi.
Solo loro due, madre e figlia, diverse per età, ma con tante cose in comune: la più importante di tutte, il desiderio di stare insieme. Poi c’era quella passione per le belle camminate che le portava, sempre unite, in giro per l’Italia. A giugno per esempio, erano state a Pantelleria con il gruppo trekking. E in passato c’erano state altre escursioni, anche in montagna con livelli di impegno sicuramente maggiori.
La notizia si è diffusa lentamente in paese, superando la cortina fatta di assenze per ferie e di lento trascorrere del tempo che lo avvolge in questa fine di agosto. Cecilia Bardazzi avrebbe compiuto 14 anni ai primi di gennaio e frequentava la scuola media Lorenzo de’ Medici. La famiglia, originaria di Pisa, si era trasferita nel Mugello già da qualche anno. Lei stessa era nata nella Vallata, nell’ospedale di Borgo San Lorenzo. Nel pomeriggio sotto la finestra della sua cameretta si è formato un capannello di parenti e amici. C’era anche qualche ragazzino, coetaneo di Cecilia. E c’era soprattuttom l’incredulità a fare tutt’uno con il dolore più terribile che c’è: la fine di una vita appena iniziata.
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