Firenze, 5 luglio 2013 - Se il problema erano i decibel, oggi San Frediano li ha sentiti ancora più forte per le sue strade dagli altoparlanti che hanno accompagnato il corteo contro l’ordinanza della magistratura che dal 21 giugno impedisce alla libreria caffè la Citè di stare aperta oltre le 21.
Dalle 100 alle 300 persone hanno sfilato, suonato e ballato seguendo il percorso che da piazza del Carmine ha attraversato il quartiere. La sosta più lunga in piazza della Passera dove l’attrice Silvia Paoli dall’alto di un tavolo ha tenuto un monologo calandosi nei panni della Contessa Maria Ines Pronori Caldobaldi. “Questo aprirsi e chiudersi di porte della Cité, che fastidio –ha esordito -. Si capisce che l’abbiano chiusa”. E se proprio di chiusura non si può parlare perché comunque il sequestro del locale riguarda solo la fascia oraria notturna, per i gestori il provvedimento equivale quasi a una chiusura: “La maggior parte delle iniziative che facciamo sono di sera – spiega Sara, una delle gestrici della libreria caffè -. Ora, soprattutto d’estate, è di sera che la gente esce. Per noi è difficile mantenere l’attività lavorando solo nelle ore diurne”.
''Abbiamo chiesto il dissequestro – racconta sempre Sara -. Faremo delle migliorie, come cambiare la porta d'ingresso in modo che da fuori non si senta la musica”.
A lamentarsi del rumore prodotto dal locale sono soprattutto le strutture ricettive che circondano la Citè: un bed & breakfast, un affittacamere e un hotel di lusso. Un’altra gestrice della Cité urla dal megafono in Santo Spirito alla fine del corteo: “Il punto è se San Frediano vuole o meno una attività ricreativa e culturale anche notturna perché altrimenti non si può sanzionare continuamente chi cerca di produrre questo tipo di socialità”.
© Riproduzione riservata