Firenze, 22 novembre 2024 – Che sia colpa del patriarcato o meno, c’è un dato su cui vale la pena concentrarsi: sono 84 le donne vittime di femminicidio nel 2024, uccise in ambito familiare/affettivo secondo il report del Ministero dell’Interno aggiornato al 17 novembre; 89 per l’Osservatorio di Non Una di Meno. La differenza, seppur minima, è indicativa della confusione con cui ancora oggi si calcolano i femminicidi nel nostro Paese e si analizzano le casistiche. Segno evidente, questo, che ci troviamo di fronte a un fenomeno che non sappiamo ancora identificare e quindi affrontare. Di appurata c’è la volontà di fermarlo e il desiderio di metterlo a tacere sovrastandolo con le nostre voci. Di quelle 84 donne uccise tra le mura domestiche, in 51 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex.
L’anno scorso, di questi tempi, dopo la morte di Giulia Cecchettin, la studentessa di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, la poesia di Cristina Torres Càceres risuonava da nord a sud alla stregua di un inno garibaldino. Per le strade, nelle scuole, sui social, ovunque si urlava all’unisono: “Se domani tocca a me, brucia tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”. Intorno a noi, oggi, non vediamo cenere e Giulia Cecchettin non è stata l’ultima. Ecco perché, dopo un anno la rabbia collettiva è cresciuta ed è pronta a tornare in piazza, ancora più feroce, ancora più determinata.
Siamo pronti e pronte anche noi. Come un anno fa, anche per questo 25 novembre il nostro gruppo editoriale invita alla mobilitazione per dire “Basta alla violenza sulle donne” e per fare più rumore. Lunedì, nell’ambito del progetto #QNxLEDONNE e grazie alla collaborazione del Comune di Firenze, giornalisti e giornaliste di QN, La Nazione, il Resto del Carlino, Il Giorno e Luce!, insieme alla direttrice Agnese Pini, vi danno appuntamento in Piazza della Signoria, a partire dalle 11. Dall’arengario di Palazzo Vecchio, sulle note di canzoni diventate bandiere di questa battaglia, tanti ospiti faranno sentire la loro voce contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere.
Gli ospiti
Ci saranno i rappresentanti del Comune, la sindaca Sara Funaro, l’assessora alle Pari Opportunità Benedetta Albanese e il presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione; e poi il governatore Eugenio Giani, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e la Capo di gabinetto Cristina Manetti. Sempre sul palco: la console Usa a Firenze Daniela Ballard, la presidente del Centro antiviolenza Artemisia, Elena Baragli, la regista Cinzia TH Torrini, le scrittrici Antonella Lattanzi e Saliha Sultan, l’attore Francesco Montanari, la cantante Ginevra Di Marco, e tante altre personalità, dal mondo della scuola, dello spettacolo, dello sport e della cultura.
Sarà grandissima la partecipazione delle associazioni di volontariato, di categoria e soprattutto delle scuole superiori. Le nuove generazioni saranno in prima fila, alla guida di una rivoluzione, di un cambiamento culturale necessario tanto quanto urgente.