ELETTRA GULLE'
Cronaca

A 13 anni è già un promettente matematico. Pietro arriva secondo ai Giochi Bocconi

"La materia non deve far paura: se non ti viene naturale, inizia dalle regole"

"La materia non deve far paura: se non ti viene naturale, inizia dalle regole"

"La materia non deve far paura: se non ti viene naturale, inizia dalle regole"

Se per molti studenti la matematica resta un incubo, un ostacolo quasi insormontabile, per Pietro è una continua appassionante sfida e anche una grande soddisfazione. Ha solo 13 anni Pietro Agio (nella foto), ma le idee chiarissime. Si è appena qualificato per la finale nazionale dei giochi matematici, organizzati dalla Bocconi di Milano. Per i suoi insegnanti della secondaria di primo grado Mazzanti, dove Pietro frequenta la terza F, una grandissima soddisfazione. "Da grande voglio fare il fisico. Ma in un’azienda, perchè come insegnante non mi ci vedo molto…", sorride il ragazzino, che si sta esercitando il più possibile in vista della finale nazionale che ci sarà a Milano il 10 maggio. E se tutto andrà per il verso giusto, Pietro rappresenterà poi l’Italia a Tunisi, dove si svolgerà la finale mondiale.

"Non avrei mai pensato di arrivare secondo - dice lo studente -. Avevo partecipato l’anno scorso ai giochi, ma non mi ero classificato. Ma con più impegno, ecco che ce l’ho fatta. Adesso sto provando ad allenarmi anche coi quesiti del liceo. La materia che più mi piace è scienze, ma anche la matematica è bella. Poi, è la base di tutto. Senza la matematica, ma anche la fisica e la chimica, non avremmo mai potuto fare tante bellissime scoperte di cui beneficiamo ogni giorno". A settembre inizierà il liceo scientifico internazionale al Machiavelli. Ma intanto si gode questo momento, con i compagni che lo sostengono e a volte si uniscono a lui per provare a risolvere insieme qualche rompicapo. "I miei amici, anche quelli dello sport, mi incoraggiano. Alcuni vengono a fare gli esercizi con me. A chi ha paura della matematica dico: se non ti viene naturale, inizia dalle regole. È il primo passo per far diventare tutto più semplice".

"Sono molto orgogliosa: è sempre stato un ragazzino interessato - dice l’insegnante di matematica, Marianna Marrari -. Tutto è iniziato dalle esercitazioni a livelli di istituto. Tra quesiti, paradossi e veri e propri rompicapo, ecco che si è arrivati ai quarti di finale online e, poi, alle semifinali lo scorso marzo ad Empoli. Pietro potrebbe rappresentare il team italiano a Tunisi. Sarebbe bellissimo. Lui intanto si tiene in allenamento e sta coinvolgendo anche la sua classe in quest’avventura. È vero che il successo è personale, ma nasce sempre anche dal confronto con gli altri".

Elettra Gullè