di Stefano Brogioni
FIRENZE
Era venuto dalla Calabria per lavorare ed andava fiero di quello che stava facendo: Davide Sicilia, 29 anni, era un operaio del cantiere dell’Alta Velocità. A due passi dal "buco" che ha contribuito a scavare, lunedì sera, ha incontrato la morte.
Non sul lavoro, ma in sella alle due ruote, alla rotonda di largo Gennarelli-via Campo d’Arrigo, nel cuore di Campo di Marte: la sua motocicletta e una minicar, condotta da un minorenne, si sono scontrati mentre procedevano entrambi nella stessa direzione. Una dinamica su cui sta facendo accertamenti la polizia municipale.
L’incidente è avvenuto intorno alle 22.
Al vaglio, per ricostruire la dinamica, anche le immagini registrate dalle telecamere cittadine.
Sicilia era originario di Pagliarelle, in provincia di Crotone.
Lavorava per Florentia, il consorzio formato da Pizzarotti e Saipem impegnato nei lavori del passante fiorentino dell’Alta velocità ferroviaria per il quale sono in corso lo scavo del tunnel e la realizzazione della stazione Belfiore.
Sul suo profilo Facebook mostrava orgoglioso le sue foto in cantiere, con i compagni di lavoro e vicino alla fresa Iris. Era fidanzato, Davide, e tra le sue passioni c’era proprio la moto. E sempre su Facebook si sono ritrovati i tanti che volevano bene a ’Davidù’.
"Penso che la vita è maledettamente ingiusta cattiva ipocrita senza scrupoli - scrive un’amica di famiglia - sono veramente devastata non ci sono né parole né lacrime per un dolore così atroce Davidù, e, che dirti, hai lasciato veramente un grande dolore soprattutto per la tua cara mamma che già portava con sé un dolore nel suo cuore per la perdita del suo compagno adesso te ne sei andato anche tu".
"Rompevi le scatole sempre, ma ti facevi voler bene da tutti sei stato un collega di lavoro fidatissimo", scrive un compagno di cantiere.
"Mi ricordo l’ ultima iperbarica insieme urlavamo ’va bene lo stesooooo’ stai attento lassù un abbraccio amico mio".
"Non ci sono addii per noi, veglia sui tuoi cari che ne avranno tanto bisogno… che la terra ti sia lieve amico mio", scrive Vito, dedicandogli la canzone “Gli Angeli“ di Vasco Rossi.
Le indagini sull’incidente sono affidate per competenza alla procura dei minori. Il fascicolo è aperto per omicidio stradale.
Dall’inizio dell’anno, sono cinque le vittime di incidenti sulle strade cittadine.
Quasi un morto al mese la tragica statistica.
E molto spesso, le vittime sono giovanissime.
Come Ettore Maoggi, motociclista di appena 23 anni che il 14 maggio scorso ha perso la vita in uno scontro sui viali di circonvallazione, nei pressi di Porta al Prato.