Firenze sesta provincia italiana per qualità della vita nella classifica 2023 del Sole 24 ore: è comunque nella top ten tra le 107 targhe, ma la provincia medicea cala di tre posizioni, perdendo la medaglia di bronzo conquistata nel 2022. L’indagine prende in esame 90 indicatori suddivisi nelle sei macrocategorie (ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero), ciascuna composta da 15 indicatori.
A Firenze anche quest’anno pesa molto l’affitto di casa: come lo scorso anno è penultima: qui, da un’elaborazione su dati 2022 di Scenari immobiliari, il canone di locazione per un’abitazione di cento metri quadri in zona semicentrale incide mediamente per ben l‘84% sul reddito con un costo medio di 1630 euro, un aggravio di 60 euro in più rispetto ai 1.570 del ’21 e di 120 rispetto ai 1.510 del ‘16; ne risulta che, pur mantenendo la stessa 106esima posizione, gli inquilini fiorentini, che si trovano a togliere dallo stipendio un 10% in più ( il 2022 su dati 2021 era al 74%) sono più strozzati dell’anno precedente. Peggio riesce a fare solo Venezia dove la pigione arriva a mangiarsi l’intero reddito medio (99,5%).
Un’esagerazione se si pensa che a livello nazionale per un analogo appartamento l’affitto incide per il 36% sul reddito con 641 euro al mese. Facile ipotizzare che a intossicare il mercato sia la speculazione turistica. C’è da dire però che chi ha una casa qui ha un tesoro: il valore dell’immobile è aumentato del 5,6% in un anno, a ben 4.700 euro al metro quadro: nel 2022 della pandemia era sceso ad appena 4,250 e nel’19 era 4.350. Un preoccupante trend in discesa – che contribuisce a far arretrare Firenze nella classifica generale della qualità della vita – è quello che continua sul fronte sicurezza, dove registriamo la performance peggiore: crolliamo di 16 posizioni in un anno rasentando il fondo a posizione 102 come indice di sicurezza. Analizzando l’indicatore delle denunce, Firenze perde due ulteriori posizioni rispetto al 2022, dalla 101 alla 103, con 5272 delitti denunciati ogni centomila abitanti (dati Istat-Ministero dell’Interno sull’anno precedente) quando il ‘22 su dati ‘21 erano 4.727, un balzo di oltre il 10% in un anno. Firenze rimane stabile a un brutto 94esimo posto per reati legati alla droga, aumentando però il numero di denunce legate a spaccio, produzione e simili: da 65 ogni centomila abitanti a 71. Siamo tra i peggiori anche per i furti con strappo: 104esimi, perdendo ancora tre posizioni sull’anno precedente e facendo registrare il grosso balzo a 55 denuncecentomila abitanti rispetto alle 35 dell’anno precedente.
Peggio ancora nell’ultimo anno sono andate le rapine sulla pubblica via: da posizione 97 del ’22 con ‘sole’ 26 denuncecentomila abitanti a posizione 103 del 24 con 67. E siamo pure una città sempre più litigiosa: le cause civili iscritte al a Firenze nel 2023, da dati Giustizia.it , sono 2.378, contro le 1181 del 2022: risultato, siamo scesi all’81esima posizione dalla 78esima. Stiamo molto migliorando però come tempistiche: una causa civile qui nel 2023 dura ‘appena’ 238 giorni, nel 2022 erano 476; così ci siamo meritati di finire nella metà ‘buona’ della classifica, dove oscillavamo sulla mediana, salendo da posizione 54 a 52.
Molto meglio per altri indicatori: su Ricchezza e consumi Firenze guadagna 10 posizioni e si piazza al 21°, stabile al nono per Affari e lavoro, giù di due posizioni per Demografia e società, in pareggio per Ambiente e servizi mentre in discesa di tre punti per Cultura e tempo libero.