A scuola anche di pomeriggio: "Così teniamo i ragazzi lontani dalla strada"

L’assessora Albanese: "Un modo per aiutare i genitori che lavorano"

A scuola anche di pomeriggio: "Così teniamo i ragazzi lontani dalla strada"

L’assessora Albanese: "Un modo per aiutare i genitori che lavorano"

Scuole aperte anche di pomeriggio per sostenere le famiglie e per offrire ai ragazzi alternative ben più salutari rispetto ai videogiochi o ai cellulari. L’assessora Benedetta Albanese ha incontrato i dirigenti dei comprensivi fiorentini. "Ho ripristinato una bella abitudine - sorride l’assessora all’istruzione -. Si è trattato del primo appuntamento di una serie di incontri plenari per confrontarci su una serie di temi di interesse comune". Al centro delle prossime riunioni, a cui partecipa anche l’Ufficio scolastico, ci sarà proprio il progetto, peraltro già realtà in alcuni comprensivi, di tenere sempre più aperti i plessi, al di fuori dell’orario strettamente scolastico. "Un modo per aiutare i genitori che lavorano e dar vita ad un vero e proprio sistema di welfare cittadino - spiega Albanese -. Vogliamo valorizzare gli spazi scolastici, su cui investiamo molto, ed offrire ai ragazzi occasioni preziose di crescita, attraverso attività che potranno abbracciare i campi più vari". In questo senso, il comprensivo Vespucci è tra le scuole apripista, dato che da questo anno è sempre aperto, tra corsi pomeridiani di sport, nuoto e musica. "Così teniamo lontani i ragazzi dalla strada", ci aveva spiegato la dirigente Francesca Cantarella prima che suonasse la prima campanella. Anche al comprensivo Le Cure si lavora per offrire ulteriori occasioni di socializzazione ai ragazzi. "Organizziamo una serie di attività, contando anche sulla collaborazione con le associazioni del quartiere - informa il preside Maurizio Gagliardi -. Per ora riusciamo a stare aperti fino alle 18,30 due pomeriggi a settimana. Proponiamo attività teatrali e ripeteremo l’esperienza dei corsi di musica e di scacchi.

Al corso di scacchi, lo scorso anno scolastico, si erano iscritti ben 80 alunni, non solo della secondaria. L’obiettivo è far sì che la scuola sia sempre più luogo di incontro per i ragazzi, certo, ma anche per le famiglie". A questo proposito, da evidenziare il progetto di un gruppo di genitori delle Cure che a breve faranno partire, a scuola, "un corso di giochi da tavolo" proprio per contrastare l’abuso di dispositivi digitali. La Compagni-Carducci, ancora, è stata aperta la scorsa estate fino alla penultima settimana di scuola. Un ‘centro estivo a scuola’ che ha raccolto un enorme successo, così come le attività pomeridiane, tra musica e arte, proposte durante l’anno scolastico.