A Torregalli salvati mamma e tre gemelli. Al lavoro più équipe specializzate

I neonati sono in terapia intensiva ma stanno bene. Intervento complesso

A Torregalli salvati mamma e tre gemelli. Al lavoro  più équipe specializzate

A Torregalli salvati mamma e tre gemelli. Al lavoro più équipe specializzate

Sono ricoverati in terapia intensiva neonatale ma stanno bene i tre neonati che giovedì hanno visto la luce all’ospedale S.Giovanni di Dio a Torregalli, nati da un parto trigemino che ha richiesto la messa in campo di una equipe multidisciplinare trattandosi di una gravidanza multipla con presenza di placentazione anomala: alla madre era stato riscontrato "un quadro sospetto di ‘accretismò", che può determinare la perdita dell’utero, pericolo scongiurato. Il caso, si spiega dalla Asl Toscana centro, "ha comportato che a lavorare insieme nel reparto di ostetricia e ginecologia" fossero "diverse equipe composte da ginecologi, anestesisti, urologi e radiologi interventisti", con il supporto di ostetriche e neonatologi. "Tutti uniti dallo stesso obiettivo: cercare la maggior sicurezza e il miglior risultato possibile per il paziente che in questo caso erano contemporaneamente quattro, la mamma insieme ai sui tre gemelli". Qualche mese fa, spiega sempre l’Asl, "il servizio di diagnostica prenatale aveva preso in carico la futura mamma alla 15ª settimana di gestazione con una gravidanza trigemina tricoriale (tre feti con tre placente). La paziente è stata regolarmente seguita presso il punto nascita a Torregalli per il monitoraggio del benessere materno e dei tre feti, risultato sempre regolare. Dallo studio placentare effettuato in considerazione del rischio di placentazione anomala, è stato riscontrato un quadro sospetto di ‘accretismo", patologia "in cui la placenta risulta difficilmente separabile dall’utero della mamma dopo la nascita e può comportare dei gravi rischi per la partoriente dati dal sanguinamento e spesso comporta la perdita dell’utero". Ieri come programmato, vista la raggiunta epoca ottimale per la nascita delle gravidanze trigemellari, è stato "dato inizio al concerto di tutte le equipe coinvolte iniziando dagli anestesisti per una complessa copertura del dolore, proseguendo con i ginecologi e con gli urologi, fino al taglio cesareo con la nascita dei tre neonati sani affidati prontamente, vista la prematurità, alle cure dei neonatologi. L’intervento è proseguito regolarmente ed è stato possibile anche la conservazione dell’utero che in casi come questi è un’opzione chirurgica spesso intrapresa e talvolta inevitabile".