Quindici veicoli rimossi, altri otto pronti per esserlo, su un totale di 25 individuati. È pugno pesante contro i veicoli abbandonati, quello del Comune di San Casciano che ha attivato una task force per combattere una pratica purtroppo diffusa e che ha dato risultati nelle ultime settimane. Di fatto quando viene notato o segnalato un veicoli fermo da troppo tempo in uno spazio pubblico, gli agenti della polizia municipale avviano una procedura per risalire ai proprietari e ricostruire la provenienza del veicolo. L’ultimo, qualche giorno, ad essere rimosso è stata una moto in via don Tebaldo Pellizzari. In generale si tratta di mezzi di vario genere, autovetture e furgoni di provenienza italiana e straniera, di cui sono stati individuati i proprietari e sono state completate le procedure per la rimozione e il trasferimento presso i centri di raccolta autorizzati. Al momento sono state identificati e rimossi veicoli nelle frazioni di Mercatale, La Romola, Bargino oltre alla mote di via Don Tebaldo Pellizzari.
Tra le vetture censite, frutto di una serie di sopralluoghi finalizzati ad ottenere una mappatura delle criticità presenti sul territorio del Chianti, restano da rimuovere ancora 8 auto rinvenute a Cerbaia, Ponterotto, La Romola e nell’area dello Stianti. Di recente sono state segnalate dai cittadini altre due auto abbandonate, una nel territorio comunale di Greve, l’altra in quello di Barberino Tavarnelle. Per queste ultime, è stato avviato il percorso di indagini che potrà portare alla demolizione. Il lavoro per arrivare alla rimozione consiste nel verificare con un verbale di constatazione le effettive condizioni di abbandono del mezzo e ll’accertamento dell’eventuale provenienza da un furto. Il controllo verifica se sia provvisto o meno di targa e o contrassegno nonché di parti essenziali per l’uso o la conservazione.
Gli agenti verificano le pendenze fiscali e tributarie e si mettono alla ricerca di elementi e tracce utili all’identificazione del proprietario al quale successivamente notificano il rinvenimento del mezzo, applicando le sanzioni previste e richiedendo a suo carico lo smaltimento del veicolo che causa degrado nell’area dell’abbandono. Secondo quanto prevede la legge, chiunque cerchi di disfarsi della propria autovettura, abbandonandolo in area pubblica e privata, rischia una multa pari a 1.666,00 euro. Per lo smaltimento, l’Unione ha stipulato una convenzione con la ditta Sicurezza e Ambiente. Il fenomeno è sempre più diffuso anche per le difficoltà economiche delle famiglie che non riescono a far fronte a tutte le spese, la prima mossa che anche un Comune fa, è quella del fermo amministrativo del veicolo.
Andrea Settefonti