REDAZIONE FIRENZE

Lupi, piano congiunto tra Toscana e Trentino per l'abbattimento

Nel mirino gli esemplari ritenuti più dannosi per l'agricoltura in montagna

Un lupo

Firenze, 8 agosto 2018 - La Toscana si è unita al Trentino e all'Alto Adige contro i lupi, quelli ritenuti pericolosi tanto da mettere a rischio l'agricoltura di montagna. Domandano di poterne gestire in autonomia la presenza sul territorio, anche arrivando in casi estremi a prelievi selettivi, cioè alla cattura. E come ultima soluzione a uccidere, quando si tratti di esemplari particolarmente problematici. Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (M5S), ha già annunciato che impugnerà le norme davanti alla Corte Costituzionale mentre il sottosegretario Vannia Gava invita ad «evitare un conflitto istituzionale continuo dinanzi alla Corte costituzionale» e a «ripartire, tutti insieme, dalle più recenti indicazioni del parlamento europeo e ad approvare finalmente il Piano Lupo».

Intanto, il ministero della salute ha dato notizia di un progetto per lo studio sullo stato sanitario del lupo e dei più comuni carnivori selvatici, che si avvarrà della collaborazione di una rete di enti di ricerca italiani e Istituti zooprofilattici sperimentali. «Ritengo questo progetto di ricerca estremamente importante per monitorare lo stato sanitario del lupo e di altre specie che possono venire a contatto sia dell'uomo che degli animali allevati nelle nostre montagne e avere una maggiore conoscenza e visione delle conseguenze della loro presenza sui diversi territori» ha commentato il sottosegretario Maurizio Fugatti.

L'accordo di Firenze, Trento e Bolzano è invece di ieri sera, preso in un incontro al passo Pordoi, in Trentino. Chiedono al governo italiano e all'Unione europea una deroga alla Direttiva Habitat, una direttiva europea del 1992, che traccia le linee guida per la tutela della flora e della fauna. Quanto alla richiesta di autonomia, non si tratta in realtà di una prima volta per Regioni e Province autonome in cui si trovano ad affrontare gravi danni causati all'agricoltura da animali selvatici. La questione è stata posta nella Conferenza delle Regioni anche lo scorso anno, per quanto riguarda pure ungulati e cinghiali.

Per lupi e orsi la vicenda è già stata trattata in Trentino con un ddl proposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio a inizio luglio. Ricalca quanto ora si chiede alla Ue. Gli animalisti sono insorti, così come per la quando di recente si è parlato di proiettili di gomma contro un lupo in Veneto. Fatto è che i tre assessori, Michele Dallapiccola per il Trentino, Arnold Schuler per l'Alto Adige e Marco Remaschi per la Toscana ora scriveranno alla Commissione politiche agricole, affinché convochi un incontro col governo, per sollecitare una rapida approvazione del Piano Lupo.

Il prossimo 4 settembre Dallapiccola e Schuler saranno intanto a Bruxelles per incontrare la Commissione Agricoltura dell'Europarlamento. A questa chiederanno una specifica deroga alla Direttiva Habitat, da potere applicare su base regionale.