Firenze, 31 luglio 2023 – Il provvedimento della Direzione Servizi Sociali è stato firmato giovedì 27 luglio. Esecutivo dalla stessa data, ha per oggetto la sistemazione dei 110-120 sgomberati dell’ex albergo "Astor" di via Maragliano 101 e dei 35-36 di "Villa Pepi", in viale Pieraccini 34, accolti in via "temporanea emergenziale" alla Foresteria ’Pertini’ e nelle in altre strutture: ’Via Vanni’, ’Sacco e Vanzetti’, Demidoff’.
La determina comunale fissa al 20 agosto il termine dell’accoglienza emergenziale di coloro che a settembre 2022 occuparono arbitrariamente il famigerato albergo, reso tale da diversi, gravi episodi, preludio della clamorosa sparizione di Kataleya, 5 anni. E del sequestro preventivo della struttura, purtroppo solo il 17 giugno, una settimana dopo la scomparsa della bambina peruviana. Fissa poi al 3 settembre la ’scadenza’ dell’accoglienza temporanea degli ex occupanti di Villa Pepi, il cui sequestro preventivo data 13 luglio.
La durata dell’accoglienza – le date non ingannino – è stata maggiore per le persone che erano all’Astor "in considerazione – si legge nel provvedimento dirigenziale di Palazzo Vecchio – della maggiore complessità della situazione complessiva riguardante i nuclei interessatinonché dei connessi profili giudiziari".
Nuclei familiari, singoli. E bambini: nell’uno e nell’altro caso, sfiorano la metà. La loro presenza, le loro esigenze, hanno la priorità assoluta. Figuriamoci dopo il dramma patito e continuano a patire Kata e i suoi genitori, non ultimo per l’allarmante situazione di promiscuità. Con i bambini, massima attenzione ai soggetti in "condizione di fragilità sanitaria". Questo per dire che le persone non saranno spostate ’a pacchetto’, un po’ dove capita. Nessun spostamento in blocco, indiscriminato.
"Assolutamente no – spiega l’assessore al Welfare Sara Funaro – le date sono abbastanza ravvicinate, ma nessuno si allarmi. I nostri servizi sociali e gli operatori presso le strutture di accoglianza sapranno fare, anzi stanno già facendo, analisi attente, valutazioni mirate. Caso per caso. Ci saranno persone che rientreranno nei Paesi d’origine e noi provvederemo con un determinato aiuto economico, appunto per favorire questi rientri; nuclei familiari in cui ora entrambi i genitori lavorano. Altri ancora che hanno parenti sul territorio: li possono aiutare. Questo sta a significare che le forme di aiuto saranno calibrate, con priorità innegabili a bambini e soggetti con fragilità, con problemi sanitari".Percorsi di inclusione diversi e differenti sostegni anche economici per l’autonomia, dunque. Con "la possibilità di proporli anche in favore di persone che non hanno la residenza a Firenze, purché comunitari o con permesso di soggiorno in regola".
Diritto di assistenza degli occupanti devono essere contemperati alle esigenze di ordine e sicurezza pubblica e al diritto delle proprietà E la effettività della tutela giurisdizionale. Dei provvedimenti di sequestro ad esempio. In contesto di dignità e prevenzione e repressione delle occupazioni abusive".
giovanni spano