REDAZIONE FIRENZE

Accessori metallici moda: "Mobilitazione in Toscana"

La sofferenza del comparto è trasversale. Cgil, Cisl e Uil chiedono azioni di rilancio

Moda, gli accessori metallici sono un pilastro

Moda, gli accessori metallici sono un pilastro

Non solo pelletteria. L’indotto soffre ed entra in crisi. Sul fronte degli accessori metallici Cgil-Cisl-Uil si preparano alla mobilitazione. Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil saranno i promotori del disagio di questi lavoratori che risentono pesantemente delle difficoltà del settore moda e lusso. La mobilitazione è stata la conseguenza; l’obiettivo è quello di chiedere delle misure necessarie a gestire la crisi del settore e per chiedere nuove azioni di rilancio come formazione e investimenti. "Sono ormai una minoranza residua – si legge in una nota congiunta emessa dalle organizzazioni i sindacali – le aziende del territorio che non hanno ancora fatto ricorso alla cassa integrazione e le ore di cassa sono aumentate drasticamente.

Un dato confermato dai segretari delle categorie del tessile Femca Cisl, Filctem Cgil e UilTec che hanno partecipato all’assemblea e ribadito come la moda sia un pilastro dell’economia Toscana. I dati prevedono che la crisi si protrarrà ancora per mesi, per questo servono strumenti immediati per sostenere il reddito dei lavoratori, salvaguardare le professionalità e individuare soluzioni che permettano alle imprese di arrivare vive alla ripresa produttiva".

La crisi si protrarrà ancora, servono strumenti per sostenere lavoratori e imprese. E’ questa la richiesta dei sindacati per i lavoratori. Ad accusare il colpo non sono solo le realtà artigiane, che non dispongono di ammortizzatori sociali, ma anche quelle industriali.

La frenata del settore è preoccupante anche per le parti datoriali. Il centro studi Assopellettieri, associazione di settore di Confindustria nel primo semestre ’24 ha rilevato un calo dell’export e della produzione industriale, ma anche la diminuzione delle imprese con 54 aziende in Toscana che hanno chiuso definitivamente i battenti. Il tutto unito a una cassa integrazione monstre, con quasi quattro milioni di ore già erogate, è chiaramente un segnale della profonda difficoltà nella quale è precipitata l’intera filiera del lusso.

All’ultimo tavolo governativo, ma eravamo fermi a settembre, associazioni di categoria e sindacati hanno chiesto un azzeramento dei contatori della cassa integrazione ordinaria o di attivarne una straordinaria tipo quella messa in funzione per il Covid. E mentre le aziende sono in attesa di un migliore accesso al credito e di altri sostegni da parte del governo, per l’indotto la crisi non è più solo riflessa. Da settimane, a macchia di leopardo, i lavoratori di diverse aziende che si occupano di accessori in metallo stanno scioperando, puntano a far sentire la loro voce.

Adesso è direttamente la triplice a scendere in campo compatta per mettere in evidenza una difficoltà che è diventata ormai estesa a tutto il comparto.

Fabrizio Morviducci