Accoglienza e inserimento rifugiati. Il Comune premiato dall’Onu a Roma

L’Alto commissariato delle Nazione unite ha inserito il progetto di inclusione Sancascianese tra i più virtuosi

Accoglienza e inserimento rifugiati. Il Comune premiato dall’Onu a Roma

Accoglienza e inserimento rifugiati. Il Comune premiato dall’Onu a Roma

Sai, il progetto di accoglienza e inserimento dei rifugiati voluto dai Comuni di San Casciano e Barberino Tavarnelle, è stato premiato dall’Onu.

Gestito da Coop 21 Cooperativa sociale la gestione del sistema di inclusione attivo nel territorio chiantigiano dal 2017, il progetto ha visto il riconoscimento da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Unhcr come pratica tra le più virtuose a livello internazionale. A ritirare a Roma il premio "We Welcome" è stata la presidente di Coop 21 Consuelo Cavallini. "Siamo molto orgogliosi – dichiara Consuelo Cavallini – di aver ricevuto il riconoscimento e ancor di più averlo ricevuto in concomitanza della Giornata Mondiale del Rifugiato che fino alla fine del mese celebreremo nel Chianti con varie attività, culturali, musicali, sportive".

A questo proposito, continua la presidente, "abbiamo creato un progetto di area, una rete di collaborazione e condivisione con le imprese del territorio con l’obiettivo di favorire l’incrocio tra domanda e offerta. Abbiamo programmato, proposto e realizzato un articolato percorso di inserimento nel mondo del lavoro. Il successo di questa attività non deriva solo dalla rete dei contatti e dalle collaborazioni attivate e consolidate nel corso del tempo ma dalla conoscenza che abbiamo dei bisogni locali, espressi dalle aziende che spesso ci interpellano e chiedono supporto per far fronte alle loro esigenze di manodopera".

In questi anni nel Chianti sono 87 le persone uscite dal progetto, tra cui Alseny Diallo, originario della Guinea, 26 anni ad agosto, in Italia come rifugiato da quando ne ha 16, ha realizzato il proprio sogno. Quello di avere un futuroin un Paese libero. Al fianco del parrucchiere Paolo Parenti, ha imparato un mestiere che amaprofondamente, come la comunità che lo ha accolto e lo ha integrato. Diallo oggi lavora e vive a San Casciano con la famiglia.

Mentre 135 sono i tirocini in quanto i rifugiati ne hanno fatti anche più d’uno in aziende del territorio vista la sinergia con B2commerce e Como Castello Del Nero."Abbiamo scelto di investire e concentrato la nostra attività sulla fase importantissima del tirocinio e collaborato con le aziende in modo che ne comprendessero il significato strategico ai fini di un’eventuale assunzione a tempo determinato o indeterminato", chiosa Cavallini.

Andrea Settefonti