REDAZIONE FIRENZE

Accoltellata dall’ex fidanzato. Martina, la quinta operazione: "Mi ha visto e mandato un bacio"

Ieri un nuovo intervento per la studentessa. Il padre Carlo incoraggiato dai progressi. "Il perdono? Valuteremo successivamente, non odio questo ragazzo, ma ora devo pensare a lei"

Martina Voce con il babbo Carlo

Martina Voce con il babbo Carlo

Firenze, 27 dicembre 2024 – Un bacio al babbo Carlo prima di un nuovo intervento, il quinto. Un percorso sanitario lungo e per niente facile, ma a confortare la famiglia Voce ci sono i progressi che ogni giorno fa Martina da quel maledetto venerdì, quando il suo ex Mohit Kumar, 24 anni, accecato dalla gelosia e dalla rabbia per una relazione finita, l’ha colpita con una trentina di coltellate per ucciderla.

La terribile aggressione è avvenuta all’interno del negozio di prodotti italiani di Oslo, in Norvegia, dove la studentessa fiorentina lavora parellalelamente ai suoi studi in informatica. L’ex fidanzato è stato arrestato, anche se al momento si trova pure lui ricoverato. Provvidenziale l’intervento dei colleghi di Martina e in particolare di uno, Oliver, che ha ingaggiato un vero e proprio corpo a corpo con l’aggressore, rischiando a sua volta la vita per disarmarlo.

Ma la furia di Kumar, informatico di origine indiane, ha lasciato tanti danni sul corpo della ragazza. Per questo sono necessari tanti interventi chirurgici. Come quello di ieri, finalizzato a ricostruire la mano sinistra, con la quale Martina, probabilmente, ha cercato di pararsi dai fendenti. In particolare uno, il primo, inferto all’altezza del collo, è arrivato fino alla carotide.

"Sarà un intervento lungo, di 5-6 ore - ha detto il padre Carlo, avvocato, prima che la figlia entrasse in sala operatoria -. L’ho vista passare, sta bene, ha aperto gli occhi, ha provato a parlare un’altra volta - ha ancora il tubo della tracheotomia e riesce a dire alcune parole - mi ha mandato un bacio, le ho detto di farsi forza, che sono qui, lei ha alzato il dito per dire tutto ok. Sta bene è molto vigile: la cucciola è forte, sta andando bene".

A Oslo ci sono anche la mamma di Martina e la sorellina Luna. C’è stato anche un tentativo di porgere delle scuse da parte della famiglia di Kumar, anch’egli ricoverato nel medesimo ospedale. Uno dei poliziotti che piantona il 24enne ha riferito a Carlo Voce che il padre dell’ex fidanzato "mi voleva vedere per chiedere scusa per conto del figlio. Ho risposto però che non è il momento, si valuterà successivamente. Non ho nessun odio verso questo ragazzo, è vissuto due anni nella mia famiglia, ma io ora devo pensare a Martina, capisco la sua sofferenza ma non me la sento, ora devo preoccuparmi solo di stare vicino a mia figlia".

ste.bro.