Sono stati individuati e fermati dagli uomini della Squadra mobile di Firenze i presunti responsabili dell’accoltellamento di un ventiduenne nella notte di Halloween in via dei Pandolfini. Si tratta di due coetanei della vittima: un ventunenne di origini brasiliane, arrestato, e un ventenne di origini tunisine, sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Per il primo l’ipotesi di reato è di tentato omicidio; il ragazzo che subì i fendenti nella notte dei morti, un fiorentino di Ugnano, infatti fu ricoverato all’ospedale in prognosi riservata. Si trovava in centro a festeggiare con degli amici ed era appena uscito da un locale in tarda nottata, era circa le 3,30, quando secondo quanto raccontato alla polizia, mentre passeggiavano in direzione via Verdi avrebbero incrociato un altro gruppetto che arrivava in direzione opposta. Nella stretta strada medioevale di Santa Croce non è scontato scambiarsi e involontariamente ci sarebbe stata una spallata per un contatto tra la vittima e uno dell’altro gruppo di lì a poco sarebbe diventato aggressivo. Inizialmente la violenza sarebbe stata solo verbale, con un alterco tra l’ugnanese e l’altra compagine. Tuttavia mentre per i giovani usciti dal locale la questione sarebbe finita lì, tant’è che avevano deciso di allontanarsi per non degenerare ed evitare di arrivare a uno scontro fisico, dall’altro lato si voleva proseguire nel litigio. Così la gang l’avrebbe seguito e dopo poco aggredito: botte, calci, pugni, finché qualcuno, presumibilmente l’arrestato dalla polizia, avrebbe estratto un coltello – che poi gli uomini della Questura hanno ritrovato in un tombino vicino al punto dell’aggressione – e lo avrebbe conficcato prima nella coscia del giovanotto d’Oltregreve e dopo, non contento, molto più gravemente nell’addome, quindi forse volendo puntare agli organi vitali.
La vicenda, ennesima aggressione in centro finita a pugnalate, sollevò lo sdegno del centrodestra fiorentino: i consiglieri comunali Draghi e Mossuto e quello di Q4 Batistini, nell’esprimere solidarietà alla famiglia del ragazzo, tuonarono che "purtroppo fino a qualche tempo fa chi governa questa città parlava di percezione di insicurezza e non di un problema reale. Questi sono i frutti. Viste le tante telecamere presenti in quella zona siamo convinti che le forze dell’ordine assicureranno alla giustizia chi ha ferito il giovane". Così in effetti è stato, anche se le responsabilità saranno appurate nel processo.
C.C.