Miceli
È approdata in Gazzetta Ufficiale la norma sull’acconto Irpef di novembre che fa slittare il pagamento al 16 novembre 2024 in un’unica rata o in cinque. La norma prevede che per il solo periodo d’imposta 2023, le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170mila euro, effettuano il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL, entro il 16 gennaio dell’anno successivo, o in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio, aventi scadenza il 16 di ciascun mese, sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi. I contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi devono versare le imposte, con Modello F24, entro determinati termini, che variano a seconda di: persona fisica, società di persone, società di capitali o ente equiparato In generale, i versamenti delle imposte sui redditi (Irpef o Ires) avvengono in 2 fasi: il saldo relativo all’anno oggetto della dichiarazione e l’acconto per l’anno successivo, che va pagato in una o in due rate, a seconda dell’importo. Salvo proroghe, il saldo che risulta dal modello Redditi PF e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione, oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%. La scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre. L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo: unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro due rate, se pari o superiore a 257,52 euro; la prima pari al 40% entro il 30 giugno (insieme al saldo), la seconda, il restante 60%, entro il 30 novembre. Il saldo e la prima rata di acconto possono essere versati in rate mensili.