REDAZIONE FIRENZE

"Accordo con Airbnb da replicare con altri big"

Dopo l’apertura di Palazzo Vecchio adesso c’è anche l’impegno politico. Poiché "funziona" l’accordo del 2017 tra Comune e Airbnb può...

Dopo l’apertura di Palazzo Vecchio adesso c’è anche l’impegno politico. Poiché "funziona" l’accordo del 2017 tra Comune e Airbnb può...

Dopo l’apertura di Palazzo Vecchio adesso c’è anche l’impegno politico. Poiché "funziona" l’accordo del 2017 tra Comune e Airbnb può...

Dopo l’apertura di Palazzo Vecchio adesso c’è anche l’impegno politico. Poiché "funziona" l’accordo del 2017 tra Comune e Airbnb può essere replicato. Da otto anni il colosso di Dublino funge da sostituto d’imposta: i turisti ’mordi e fuggi’ pagano l’imposta di soggiorno al momento della prenotazione, Airbnb la raccoglie per poi riversarla nelle casse del Comune. Un’operazione che nel 2024 ha generato un gettito di 16,8 milioni di euro. Un quinto dei 77 milioni totali incassati da Palazzo Vecchio. Il quale si è detto "disponibile a valutare accordi analoghi con altri player".

Come Booking ed Expedia, tanto per citare un paio d’esempi di altri big degli affitti brevi. Ieri in commissione 1 e 2 in sede congiunta è passata la mozione (emendata) presentata dal consigliere di FdI Giovanni Gandolfo (nella foto), sottoscritta da tutto il centrodestra e da Italia Viva che invitata la sindaca Funaro a promuovere proprio la stipula di specifici accordi con le maggiori piattaforme di prenotazione online operanti sul territorio fiorentino al fine di estendere l’adesione degli operatori al sistema sistema collect and remit.

Lo stesso in vigore tra il Comune e Airbnb in virtù dell’accordo del 2017.

Gandolfo commenta con "soddisfazione l’approvazione della mozione. Sarebbe davvero auspicabile estendere il metodo il metodo collect and remit già utilizzato dall’amministrazione comunale con il portale Airbnb a tutte le maggiori piattaforme di prenotazione online".

F.I.