Nessuna speculazione sul circolo Rinascita. Lo fa capire, a chiare lettere, il Pd di Sesto che interviene sull’annunciato accordo per la vendita del capiente immobile di via Matteotti con la possibilità, per il circolo, di mantenere uno spazio ridotto al piano terra: "Il futuro del Circolo Rinascita – sottolinea il segretario del Pd sestese Lorenzo Zambini - non può ridursi a un’operazione immobiliare. Per superare le difficoltà bisogna avviare percorsi collettivi, trasparenti e partecipativi che coinvolgano l’intera comunità di Sesto: cittadini, associazioni e, soprattutto, le istituzioni pubbliche, dal Comune di Sesto in su".
Una presa di posizione attesa, anzi la più attesa, quella del Pd, forza di maggioranza ma anche ‘inquilino’ della sede di piazza Ginori di proprietà della fondazione Diesse che ha fra i propri beni anche il circolo: "Il Pd di Sesto – prosegue Zambini - è da sempre a favore di un auditorium/teatro nel cuore della città. Oggi leggiamo che anche forze politiche che non fanno riferimento ai valori della sinistra non hanno pregiudizi verso questa ipotesi: un’opportunità importante per il futuro di Sesto. Con la prossima riapertura della Lucciola e di Palazzo Pretorio, il Rinascita può diventare il terzo tassello di un mosaico che unisce memoria storica e slancio verso il futuro". Il riferimento è alla posizione della Lega che, con il capogruppo consiliare Daniele Brunori, nei giorni scorsi aveva caldeggiato la nascita di un polo culturale negli spazi di via Matteotti: "Il Circolo Rinascita – dice ancora Zambini - è il frutto di una storia collettiva, un simbolo dell’identità di Sesto. I veri proprietari sono coloro che lo hanno costruito con sacrificio e dedizione: intere generazioni di militanti e volontari della sinistra sestese. Sono loro che hanno immaginato e realizzato uno spazio nel cuore della città, concepito come un motore politico, sociale, culturale e ricreativo, con l’obiettivo di promuovere la crescita della comunità. Per chi oggi ha la responsabilità di gestire questo patrimonio collettivo, il principio fondamentale deve essere quello di rispettarne le radici e la missione originaria". Le difficoltà economiche devono essere risolte senza perdere tempo – conclude il segretario Pd - "ma è fondamentale scongiurare che la gran parte dell’immobile venga privatizzato per fare spazio a speculazioni immobiliari. Il Circolo Rinascita deve essere un luogo di cultura, socialità e aggregazione".