"La gara per selezionare il partner privato di Publiacqua sarà pronta fra fine 2024 e inizio 2025. L’indicazione dei sindaci è stata quella di procedere e l’ipotesi di un’ulteriore proroga non è mai arrivata sul nostro tavolo. Il carattere di novità di questa gara ne rappresenta anche la criticità. Gare come queste sono molto grosse e vedono spesso svilupparsi contenziosi. Infine c’è un rischio di scarso interesse, perché il partner privato avrebbe un ruolo molto confinato a fronte di un esborso finanziario importante, dai 130 ai 150 milioni di euro".
Lo ha detto ieri, di fronte alle Commissioni controllo, ambiente e bilancio del Comune di Firenze, il presidente dell’Autorità Idrica Toscana (Ait), Alessandro Mazzei. "Noi controlliamo il settore acqua – ha spiegato – e il 57% circa delle quote di Publiacqua è detenuto da Alia, in rappresentanza dei 43 Comuni che hanno aderito al progetto Multiutility. Nella primavera 2023 abbiamo iniziato ad affrontare il tema della concessione di Publiacqua, che scadeva il 31 dicembre 2024 e che ha poi avuto una proroga tecnica al 31 dicembre 2025. Abbiamo chiesto ai sindaci indicazioni per il nuovo affidamento e, a quel punto, si è venuta a creare una correlazione fra la scelta della nuova forma di gestione e l’operazione Multiutility. L’indicazione di luglio 2023, con delibera 13, è stata verso la riconferma della società mista pubblico-privata perché questa è, scartata l’ipotesi del concessionario interamente privato, l’unica compatibile con la Multiutility".
Mazzei è quindi entrato nei dettagli della gara, precisando che dovrebbe essere pronta entro fine anno o subito dopo, successivamente alla pubblicazione del bando tipo di Arera. "La società mista prevede la scelta mediante gara di un partner e noi abbiamo avviato le procedure – ha spiegato -. È una gara molto complessa e innovativa, perché individua un partner privato che sia anche operativo e che porti il know how mancante, per esempio nella gestione delle acque meteoriche. Sarà una gara europea, perché il valore della concessione è ampiamente oltre soglia: oltre i 4 miliardi di euro, pari al fatturato dei prossimi 30 anni. Il partner dovrà essere di minoranza e non avere un ruolo di governance importante: le delibere indicano infatti chiaramente che la governance deve essere saldamente in mano dei Comuni o di chi li rappresenta, in questo caso Alia".
Lisa Ciardi