di Nicola Di Renzone
Ha acquistato un bulldog francese in un allevamento, credendolo in buona salute. Pochi giorni dopo però scopre che il cucciolo ha una malattia che lo porterà alla morte. Truffa è il reato di cui i due titolari dell’allevamento che ha sede fuori Toscana, dovramnno rispondere. Non solo. Perché quando la donna, che è di Borgo San Lorenzo, vedendolo sofferente ha chiamato l’allevamento che glielo aveva fatto recapitare appena pochi giorni prima, uno dei due, spacciandosi per veterinario, ha tentato di minimizzare, e invitandola a non rivolgersi a un veterinario ha prescritto direttamente farmaci che secondo lui avrebbero curato il cucciolo. Nulla di tutto questo: il cagnolino è morto nel giro di pochi giorni. E i due titolari si sono entrambi resi irreperibili. Da qui la donna ha sporto denuncia ai carabinieri forestali di Borgo. E sono scattati gli accertamenti, che hanno portato alla denuncia di entrambi per truffa, e di uno dei due anche per esercizio abusivo della professione veterinaria, proprio per aver dato consigli medici e fornito ricette ipotizzando una terapia tramite la descrizione telefonica dei sintomi del cane e sconsigliando di portare il cucciolo in una clinica veterinaria.
L’ipotesi è che si sia fatto credere che il cucciolo godesse di buona salute quando invece, era malato: l’allevamento avrebbe dunque realizzato un ingiusto profitto ai danni dell’acquirente. Si tratta, infatti, di oltre 2mila euro sborsate per l’acquisto e di altri 1.240 euro per le spese veterinarie e le prescrizioni.
I carabinieri forestali, coadiuvati dal Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Parma, hanno disposto l’autopsia sul cucciolo, effettuata dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, la quale ha rivelato che l’animale era affetto da parvovirosi, patologia che si sviluppa spesso negli allevamenti.