Eva Desiderio
Cronaca

Addio a Loretta Caponi, leggenda del ricamo

L'artista-artigiana della biancheria aristocratica e raffinata si è spenta a 91 anni nella sua casa di Firenze

Loretta Caponi (New Press Photo)

Firenze, 17 maggio 2015 - Un nome e una leggenda del ricamo, dei corredi principeschi, della biancheria più aristocratica e raffinata: Loretta Caponi, sinonimo di bellezza e massimo chic, artista dell'ago e del filo, maestra del taglio e del disegno a mano libera, amica di donne e uomini famosi e potenti, eppure sempre riservata, quasi timida, pur con una cultura profonda coltivata durante tutta una vita passata insieme alle intelligenze e ai talenti più belli. Ora il suo sorriso, indimenticabile, si è spento.

Loretta, come tutto il mondo l'ha sempre chiamata, è morta ieri nella sua casa dell'Erta Canina, dopo lunghi mesi di malattia combattuta sempre con la speranza di poter tornare presto nella sua bottega, tra quei pizzi antichi che ha sempre amato e collezionato, tra le sue creazioni che hanno stregato la regina Paola del Belgio come una rockstar come Madonna. Aveva 91 anni, portati splendidamente finchè la sua fibra fortissima ha tenuto, ed era nata a Fiesole. Ricamava dall'età di otto anni, perchè così funzionava allora, e dopo la scuola al Sacro Cuore prendeva lezioni come tante altre bambine come lei. Poi fin da giovanissima aveva cominciato a lavorare in casa, piccole cose di cucito e di ricamo fino all'idea coltivata con una amica fiorentina abbastanza benestante di andare a vendere a Parigi reggiseni e mutandine di seta fatte a mano e nascoste nel manicotto di pelliccia per evitare la dogana.

Una carriera splendida, con incontri straordinari, primo fra tutti il grande e unico amore della sua vita, il marito Dino Caponi, grande pittore e allievo di Ottone Rosai conosciuto da adolescente e sposato a 18 anni: da lui ha avuto due figli, amatissimi, Gianni storico dell'arte e Lucia la sua erede nell'attività dell'atelier alla quale ora resta l'eredità più grande di continuarne la creatività. “La mamma appena si sentiva un po' meglio in tutti questi mesi ha sognato di tornare in laboratorio, dove ancora ha lasciato una cesta con alcuni pezzi già tagliati con i pizzi appuntati con le spille”, racconta Lucia Caponi che negli ultimi venti anni ha affiancato la madre Loretta nel negozio-bottega-antro delle meraviglie del ricamo in piazza Antinori a Firenze dove oggi tutto parla del genio e dello stile Caponi.

Un'impronta che affonda nella tradizione della bellezza rinascimentale e che esplode nei magnifici corredi e nelle camicie da notte di lino e di seta che propongono una lezione di eleganza sublime e senza fine. Addio Loretta, grande fiorentina, grande amica di Firenze, orgogliosa artista-artigiana che non si è mai montata la testa per amici veri che si chiamavano Alfonso Gatto, Piero Bigongiari, Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Eugenio Montale, Vasco Pratolini per i quali preparava allegre spaghettate nello studio del marito Dino Caponi in via degli Artisti, in anni lontani ma splendidi.

Il funerale domani mattina alle ore 11 alla chiesa di San Salvatore al Monte.