Padre Giovanni Damioli si è spento nella notte tra lunedì e martedì a Firenze. Una figura di spicco e carismatica per la Chiesa di Livorno visto il suo nutrito seguito di fedeli. È stato per anni parroco a San Sebastiano. Ha esercitato anche la funzione di sacerdote esorcista per la Diocesi di Livorno. Le esequie saranno celebrate nella chiesa della Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza domani alle 10. Dopo la funzione la salma di padre Damioli sarà trasferita nel suo paese di origine per la sepoltura. Nato a Cividate Camuno (in provincia di Brescia) il 14 agosto 1940, a soli dieci anni entrò in seminario. In Val Camonica conobbe i Barnabiti e nel 1958 a 18 anni a Monza compì la prima professione con il voto di castità, povertà e obbedienza. Proseguì gli studi a Lodi per i due anni di ginnasio, a Cremona per il liceo e propedeutica (filosofia in preparazione di teologia). Infine a Roma frequentò i quattro anni di teologia all’Università di Propaganda Fide. Il 18 dicembre del 1965 a soli 25 anni fu ordinato sacerdote. Successivamente andò a Parigi per studiare francese e da lì nel 1966 partì missionario per il Congo. Negli anni ’70, al rientro dall’Africa, si trasferì a Cavareno (Trento) come vicerettore del Seminario privato che sotto la sua direzione diventò scuola parificata. Tappa successiva: il ritorno a Roma e nel ’77 l’arrivo a Livorno da parroco. Nel 2018, in veste di ultimo Barnabita, all’età di 78 anni lasciò Livorno. I suoi affezionati fedeli insorsero e raccolsero firme per trattenerlo ancora in città, ma non servì perché i Barnabiti decise di chiudere il convento essendo rimasto da solo. Per un periodo padre Damioli è stato a Roma, successivamente a Campello sul Clitunno in Umbria, dove i Barnabiti hanno una casa di spiritualità. Poi il trasferimento a Firenze.
CronacaAddio a padre Giovanni Damioli, esorcista e barnabita