Addio affitti ai turisti. La mossa dell’Opera strega i fiorentini . È pioggia di richieste

Canoni equi e stop rendita: l’ente mette a disposizione gli appartamenti. Dopo l’annuncio in più di 40 chiedono come accedere alle locazioni. .

Addio affitti ai turisti. La mossa dell’Opera strega i fiorentini . È pioggia di richieste

Addio affitti ai turisti. La mossa dell’Opera strega i fiorentini . È pioggia di richieste

La mossa è stata di quelle rivoluzionare. L’obiettivo però non è curare la piaga causata dall’overtourism, ma indicare la strada e fornire, a chi ha i mezzi per permetterselo, un esempio da seguire. Così la scelta dell’Opera di Santa Maria del Fiore, onlus che promuove, mantiene e valorizza il Duomo di Firenze e i suoi fabbricati, di togliere dal circuito turistico alcuni dei suoi appartamenti nei pressi della basilica e destinarli all’affitto dei fiorentini, ha rombato come un terremoto. Soltanto nelle 24 ore successive alla notizia della scelta presa dal consiglio d’amministrazione dell’ente, la casella mail dell’Opera è stata intasata da una raffica di richieste di informazioni: più di 40 quelle arrivate da parte di residenti interessati agli appartamenti. Troppe per il piccolo patrimonio destinato a questa scelta rivoluzionaria. Ma abbastanza per far capire quanta sia la fame di abitazioni in città, soprattutto in centro.

Il progetto è stato anticipato due giorni fa a La Nazione dal direttore generale dell’Opera, Lorenzo Luchetti che ha spiegato: "Il Consiglio di amministrazione ha deciso di affittare le case di proprietà non più ai turisti o a chi poi le subaffitta ma solo a quei fiorentini, di ogni età, con figli o senza, che vogliano trasferirsi in una di quelle aree del capoluogo dove le abitazioni, se si trovano, si pagano a peso d’oro". A gestire il patrimonio immobiliare dell’ente sarà una società esterna che valuterà, di volta in volta, le varie candidature e le possibilità economiche degli inquilini ai quali, per contratto, sarà vietato immettere le abitazioni sul mercato degli affitti brevi,pena la rescissione del contratto.

Al momento gli appartamenti sono cinque, a questi se ne aggiungeranno altri sette per un totale di dodici. Numeri che, ovviamente, non possono soddisfare la domanda del mercato, ma semplicemente indicare una strada: quella di un ritorno all’abitazione. I prezzi da applicare? Quelli di mercato, senza il ’doping’ della rendita turistica. Che oggi, solo nell’area Unesco vede ben 8.971 appartamenti dedicati agli affitti brevi su un totale di 12.246 attualmente presenti in tutta la città.

La rendita media a notte, dalla quale togliere i costi di gestione, rilevata dal portale InsideAirBnb, è di circa 238 euro. Numeri che fotografano un mercato floridissimo e remunerativo che però rischia di togliere aria ai fiorentini che puntano ad affitti più solidi scegliendo il centro storico per vivere con la propria famiglia. Ma soprattutto rischiano drogare il mercato, rendendolo a senso unico per i professionisti dell’affitto breve e della rendita immobiliare. Intanto oggi sarà discussa dalla terza Commissione la delibera che vieta la nascita di altri B&B nell’area Unesco, dopo la bocciatura del Tar. Dopodiché l’atto arriverà in consiglio comunale, già lunedì, per l’approvazione definitiva e l’immediata esecutività.

Claudio Capanni