MANUELA PLASTINA
Cronaca

Addio alla signora del pianoforte. Maria Tipo si spegne a 94 anni

Nata a Napoli, fiorentina d’adozione, è stata definita talento straordinario della nostra epoca. Ha insegnato fino al 2009 alla scuola di musica di Fiesole, era apprezzata in tutto il mondo. .

La pianista si era fatta conoscere nel mondo in concerti nelle più prestigiose sale

La pianista si era fatta conoscere nel mondo in concerti nelle più prestigiose sale

Maria Tipo era nata a Napoli, ma ha dedicato gran parte della sua vita e della sua arte a Firenze, città che amava profondamente. Qui ieri mattina se n’è andata per sempre all’età di 94 anni. La grande pianista si era fatta conoscere nel mondo in concerti nelle più prestigiose sale e collaborando con celebri direttori. Dalla sua prima vittoria al Concorso Internazionale di Ginevra nel 1947, è stato sempre un crescendo. Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese e Accademico di Santa Cecilia, nel 2021 i suoi meriti artistici erano stati riconosciuti anche dal Premio del Presidente della Repubblica.

Tra le prime donne a farsi valere in un mondo concertistico ancora quasi esclusivamente maschile, Maria Tipo fu definita da Arthur Rubinstein come "il più straordinario talento della nostra epoca". Fu la prima a proporre in Italia, all’inizio degli anni ’60, l’esecuzione integrale delle Variazioni Goldberg di Bach. Di lei il mondo ha apprezzato l’espressività unica e una grande tecnica, sempre nel rispetto della partitura. All’intensa attività concertistica e discografica, ha abbinato la sua passione per l’insegnamento, negli anni ’60 e ‘70 tra i Conservatori di Bolzano e di Firenze e dagli anni ’80 al Conservatorio di Ginevra e alla Scuola di Musica di Fiesole che oggi la saluta con "grande dolore". Qui aveva lavorato dal 1987, dopo aver accolto l’invito di Piero Farulli ad aprire la cattedra di perfezionamento pianistico, e vi ha insegnato fino al 2009. Sotto la sua guida, gli allievi della Scuola hanno ottenuto numerosi premi internazionali.

"Il suo stile era unico, dato dall’eccezionale combinazione tra una tecnica prodigiosa ed una sensibilità umana capace di infinite sfumature espressive", la ricordano oggi in una nota congiunta la Scuola di musica di Fiesole con il sindaco di Fiesole Cristina Scaletti, il presidente della Fondazione Alexander Lonquich e il sovrintendente Claudio Martini. Cordoglio anche a Bagno a Ripoli dove ha vissuto per tanti anni e ha co-fondato l’associazione Amici di Vicchio e di Rimaggio che ancora oggi offre stagioni concertistiche di grande spessore nella chiesa di San Lorenzo. Anche per questo, ricorda il sindaco Francesco Pignotti, "nel 2010 il nostro Comune l’ha omaggiata con il riconoscimento "Vite Premiate". Perdiamo una figura di grande spessore, che con il suo talento ha contribuito ad arricchire la comunità".

Manuela Plastina