"Un punto di riferimento per generazioni di studenti". Roberto Maestro si è spento nel giorno di Natale. Professore, disegnatore, architetto, scritto. Per quattro anni insegnante al liceo artistico di Firenze. Per divenire nel 1968, professore incaricato nella Facoltà di Architettura di Firenze. A darne notizia è l’Accademia delle arti e del disegno, presieduta da Cristina Acidini, con un testo che ripercorre la vita dell’accademico. Maestro era nato l’11 novembre 1930 a Sesto Fiorentino (Firenze) figlio del medico Leone Maestro junior e di Anna Sarti. Visse tra il 1938 ed il 1944 il periodo delle discriminazioni razziali, essendo il padre ebreo. Si laureò a Firenze nel 1957 con Adalberto Libera e Ludovico Quaroni. Successivamente Maestro si trasferì a Roma come addetto alla direzione lavori del cantiere per la costruzione della sede del nuovo Ministero della Sanità all’EUR. L’esperienza in Africa permise a Maestro di studiare tecniche per costruire case a basso costo e per produrre oggetti di uso comune dal design raffinato. Fra le sue realizzazioni più importanti si possono citare il restauro e la trasformazione del carcere di Santa Verdiana a Firenze in sede della Facoltà di Architettura, la costruzione del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche a Sesto Fiorentino, l’edificazione del Quartiere Casilino a Roma e del liceo Gramsci a Firenze. Diventò quindi consulente per la Regione Toscana in problemi di pianificazione e di progettazione urbanistica e costituì un gruppo interdisciplinare con il quale elaborò il primo studio per suddividere il territorio toscano in zone economiche di programma. Successivamente venne incaricato dello studio di un piano per coordinare gli interventi urbanistici nell’area fiorentina e pratese. E ancora negli anni successivi ebbe analogo incarico per coordinare i comuni del Valdarno di Sopra. Fu eletto Accademico d’Onore dell’Accademia delle Arti del Disegno nel 1997 divenendo Corrispondente nel 2001 ed Ordinario 2008.
CronacaAddio all’architetto Roberto Maestro. Santa Verdiana rinata grazie a lui