
Addio buche per le lettere "Anziani senza alternative"
Via le "cassette rosse" per imbucare le lettere nelle Signe. La novità, che riguarderà via via molti altri territori, ha scatenato le proteste dei cittadini, in particolare nelle frazioni, dove il servizio era ancora molto utilizzato soprattutto dagli anziani, che hanno più difficoltà sia a usare gli strumenti digitali che a raggiungere di persona gli uffici postali.
"Nell’impegno di ridurre i costi e aumentare i profitti – scrive al nostro giornale Dino Castrovilli – Poste Italiane all’improvviso ha sigillato quasi tutte le cassette postali di Signa e Lastra a Signa, tra cui quelle del popoloso quartiere di Ponte a Signa, poste proprio accanto alle due uniche tabaccherie. La provocazione diventa ancora più irritante perché l’etichetta apposta sulle cassette non indica né la decorrenza della chiusura né soprattutto, la cassetta più vicina".
Iin effetti su tante cassette è apparso un cartello che ne annuncia la prossima dismissione, senza precisare quando avverrà.
A replicare alle proteste sono gli uffici di Poste che spiegano si tratti di una scelta nazionale. "Poste Italiane sta procedendo a una riorganizzazione della rete delle cassette rosse – spiegano – in linea con le mutate esigenze di una clientela sempre più digitalizzata e con il conseguente sensibile calo dei volumi di corrispondenza immessi in cassetta. La riorganizzazione, come previsto dalla delibera Agcom, sarà avviata in modo progressivo su tutto il territorio nazionale, salvaguardando in particolare le aree più disagiate, , anche attraverso una riqualificazione e l’eventuale riposizionamento delle cassette". Prevista infatti la sostituzione delle vecchie cassette con altre, denominate "Smart letter box" "in grado di rilevare l’effettiva presenza degli invii in cassetta e dunque di efficientare l’attività di vuotatura che sarà effettuata solo in presenza di invii".
Lisa Ciardi