REDAZIONE FIRENZE

Addio ingorghi e inquinamento. Con la tangenziale di Varlungo via del Gignoro potrà respirare

Riunione delle Commissioni consiliari per discutere le osservazioni al Piano operativo. Approvato il sottoattraversamento che collegherà l’uscita di Firenze Sud a Coverciano.

di Antonio Passanese

FIRENZE

Il tempo stringe, e la corsa per approvare il nuovo Piano operativo comunale è iniziata. Ieri le Commissioni 3, 4, 5, 6 e 9 si sono riunite per esaminare le centinaia di osservazioni giunte negli ultimi mesi negli uffici tecnici. Poi toccherà alla giunta dare il via libero e infine al Salone de’ Dugento. Uno degli argomenti che ha tenuto banco durante la seduta ha riguardato in particolare la nuova tangenziale tra Varlungo, via della Chimera e viale Palazzeschi. In pratica, gli automobilisti provenienti dall’uscita autostradale dell’A1 di Firenze Sud, invece di arrivare fino a viale Dalla Chiesa potranno imboccare la bretella – si pensa a un sottoattraversamento – per sbucare direttamente a Coverciano. Questo nuovo collegamento, che ha avuto l’ok delle commissioni consiliari, aiuterà tutta quella zona del Quartiere 2 a respirare e a liberarsi dalle migliaia di auto che quotidianamente la intasano con forti rallentamenti che si riverberano fino al Gignoro, compreso il sottopasso. Questa opera poi aiuterà anche a ridurre l’inquinamento che lì ha raggiunto livelli altissimi. Il Comune ha già affidato alle aziende Hydea Spa e Vallerini uno studio e un progetto di massima per capirne la fattibilità.

L’opera, nei mesi scorsi, è stata inviata al ministero delle Infrestrutture per un parere e per ottenere i fondi necessari alla sua realizzazione. "La nuova viabilità in quest’area – si spiega da piazza della Signoria – è parte di un insieme coordinato di interventi finalizzato a ricollegare l’estremo nord del raccordo di Varlungo (e quindi l’uscita autostradale di Firenze Sud) con la zona di Rovezzano. Obiettivo realizzare un collegamento funzionale fra il Ponte di Varlungo e il sistema delle viabilità tangenziali ad est del centro abitato (viali Palazzeschi, Verga, Duse, Volta) e conseguente riduzione dei flussi di traffico che interessano i tratti più interni e i viali di circonvallazione".

A scatenare la polemica, ieri, però ci ha pensato un altro progetto approvato a maggioranza dalle Commissioni ma avversato dall’opposizione che riguarda il nuovo parcheggio di Rovezzano che conterrà centinaia di stalli – per il quale decine di famiglie che vivono in via Loggetta, via del Guarlone, via Sestan, via Ottokar e via Anzillotti hanno inoltrato una petizione al Comune insieme ad alcune osservazioni al Poc – che, al contrario di quanto si pensi non toccherà il giardino del Guarlone "ma l’area tra via della Chimera e la ferrovia e una parte, oltre via della Chimera, in prossimità delle aree consegnate in concessione all’associazione Lumen. L’hub non interesserà nè il giardino del Guarlone".

Un no secco al nuovo parcheggio scambiatore arriva dal capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e dal consigliere del Q2 Simone Sollazzo: "Già avevamo avuto modo di contestare la procedura che ha portato alla concessione del terreno per un mega parcheggio che servirà la linea 3.2.2. per Rovezzano, ma ancor di più ci sorgono dei dubbi sul perché i tecnici comunali non abbiano vagliato l’ipotesi di utilizzare quel terreno invece della porzione attuale che deturpa il verde pubblico. Vogliamo vederci chiaro e chiederemo spiegazioni. Troviamo dubbia la metodologia di sacrificare del verde pubblico, fruibile da tutta la cittadinanza, in favore della cementificazione".

Infine, gli uffici tecnici, durante la riunione congiunta delle Commissioni, ieri, hanno comunicato che le case popolari di via Benedetto Dei non verranno demolite ma si procederà alla manutenzione straordinaria e alla riqualificazione degli immobili che poi saranno destinati alle famiglie in emergenza indigenti e che più di altre vivono l’attuale emergenza abitativa.

"Abbiamo sempre ritenuto sbagliata quella scheda – spiega la capogruppo di Italia Viva Mimma Dardano – che avrebbe previsto la demolizione di case libere su quattro lati, strutture riservate e, a volte, su misura. È una vittoria degli stessi abitanti che hanno sempre chiesto, con attente osservazioni, di non dismettere quelle case". Per i consiglieri Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune, "il pericolo per ora è scampato, anche se per averne certezza dovrà prima arrivare il voto del Consiglio comunale. Intanto il nostro ringraziamento va alla cittadinanza che si è attivata per presentare l’osservazione. Adesso lavoriamo per un vero nuovo piano di edilizia residenziale pubblica!".