Iniziati i lavori per il restauro della prima tranche dei riquadri del ciclo di affreschi rinascimentali più completo al mondo dedicato alla figura di San Benedetto e situato nel chiostro superiore dell’abbazia di San Michele Arcangelo a Badia a Passignano. È grazie all’intervento dei primi dieci donatori, mecenati locali, che si concretizza il primo step del progetto culturale "Adotta un affresco" che mira a riportare in luce i trenta riquadri che decorano le pareti esterne del chiostro e realizzati da Filippo di Antonio Filippelli, allievo del Ghirlandaio, alla fine del 15esimo secolo. I quadri rappresentano nel dettaglio vari momenti del percorso biografico di San Benedetto, dalla fanciullezza alla morte, passando per il periodo monastico e i tanti miracoli compiuti. Il progetto nasce da un’idea del Comitato United by Art e condiviso con il sindaco David Baroncelli e il padre superiore della comunità di Badia a Passignano don Jinsho Kuriakose. A comporre il comitato sono Elisabetta Bertol, presidente, affiancata dalla vicepresidente Lia Corsi, dal marchese Piero Antinori, presidente onorario, e dai membri Francesco Mari, Graziano Turacchi, Donatella Duccini. Proprio tra i primi mecenati e padri adottivi dell’affresco spicca il marchese Piero Antinori.
"È doveroso – commenta – da parte di tutti coloro che vogliono bene a Badia a Passignano dare un contributo per portare a termine quest’opera. Considerata l’importanza dell’intervento, sono convinto che raccoglieremo un numero sempre maggiore di adesioni anche perché adottare un affresco potrà rappresentare un’occasione di promozione da parte delle aziende interessate a legarsi al progetto, ritengo che tale operazione costituisca un esempio concreto di come si possa fare cultura traendo vantaggio economici e di immagine per il tessuto produttivo e l’intero territorio".
I soggetti partecipanti che provvederanno all’adozione potranno usufruire del beneficio fiscale dell’Art Bonus regionale. "Partiamo con questa prima fase di ripulitura, sotto la supervisione della Sovrintendenza – dichiara Elisabetta Bertol – con l’obiettivo di salvare dai segni del tempo un’opera di elevato pregio storico e dalla bellezza straordinaria, il restauro e il recupero del ciclo di affreschi che ripercorre gli episodi della vita di San Benedetto è un atto d’amore verso la cultura, l’identità, la storia del nostro Paese e i tanti tesori che conserva questo territorio di cui Badia a Passignano rappresenta un indiscutibile emblema".
Andrea Settefonti