Firenze, 30 novembre 2022 - "Firenze è già nella morsa del gas con le strade piene di auto, siamo contrari a riempirne anche i cieli con un nuovo aeroporto". Davanti al Palazzo dei Congressi a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella si sono riuniti in cinquanta, per protestare contro il nuovo aeroporto fiorentino. E tra bandiere, striscioni e cori, è apparso anche un quadro decisamente particolare. "Questo l’ho disegnato con lo smog, non scherzo. – assicura Alessandro Ricci, autore dell’opera ’Smog su tela’ (nella foto) – Con il cotone ho raccolto tutte le polveri sottili e lo smog che si sono posate sulle persiane di casa mia. Ne è venuto un quadro decisamente grigio e nero, come l’aria che tutti i giorni siamo costretti a respirare. Con un nuovo aeroporto rischiamo solo di essere ancora più compressi, e la città soffre sempre di più".
Lo scopo della manifestazione, come più volte ripetuto, era quello di rendere ben visibile il radicale dissenso alla realizzazione della nuova pista del Vespucci.
"Il sistema aeroportuale toscano può svolgere la funzione di collegamento con l’Italia e il mondo senza distruggere la piana di Firenze, Prato e Pistoia, pensando anche alle necessità climatiche e le politiche di de-carbonizzazione – si legge nella nota diffusa dai cittadini riuniti per manifestare, firmata da tantissime associazioni e comitati – . Con il costo del nuovo aeroporto, oltre 500 milioni, si potrebbe sostenere l’intera sanità toscana per diversi anni. Oppure adeguare il collegamento ferroviario per Pisa, istituendo un servizio utile per tutta la regione e creando una concreta sinergia con l’aeroporto Galilei. Insistere sul nuovo Vespucci significa perdere credibilità di fronte ai cittadini, diffondere sfiducia e consegnare il prossimo governo del territorio regionale a posizioni ancora più antisociali. Il rischio è di stravolgere il territorio solo per adeguarsi a delle infrastrutture, anziché pensare ad una visione complessiva".