FIRENZE
Cronaca

Affitti brevi, corsa inarrestabile . Prezzi condomini alle stelle: "Disagio abitativo, agire ora"

Il rapporto Cgil racconta come la Toscana cambia pelle: "In un mese cresciuti del 4,6%". L’associazione Progetto Firenze: "Chi vive in un immobile con AirBnb spende il 30% in più".

Affitti brevi, corsa inarrestabile . Prezzi condomini alle stelle: "Disagio abitativo, agire ora"

Gli arrivi continuano. Chi vive in un condominio con AirBnb spende il 30% in più

di Rossella Conte

A ottobre in Toscana gli annunci degli affitti brevi mappati dal sito AirDNA sono diventati 71.144, crescendo del +4,6% rispetto al 2023. Il 28%, e quindi oltre 21mila, sono solo a (percentuale in crescita rispetto a quello di ottobre 2023 che ne registra 17.788). L’altro, che viene fuori dallo studio presentato dall’associazione Progetto , è che questa dinamica, dove atterra, fa alzare il costo dell’abitare oltre l’inflazione. A , chi vive in un condominio in cui all’interno ci sono Airbnb, in media spende il 30% in più rispetto a contesti in cui non ci sono. "Bisogna pensare alle spese per le fosse biologiche, l’elettricità (e quindi delle scale e dell’ascensore) e quelle per le pulizie. Ma anche alle spese di manutenzione come quelle di riparazione delle serrature o dei video citofoni o anche ai danneggiamenti vari. E poi ci sono i costi immateriali, quelli che non si possono quantificare. Pensate a un residente che trova i bustoni di biancheria davanti alla porta di casa" non usa mezzi termini Laura Grandi, presidente Federconsumatori Toscana.

Lo studio Progetto dimostra anche che, in una città come , in cui un immobile ogni 35 residenti è destinato ad affitti brevi, anche l’inflazione lievita. A rendere la portata del fenomeno, i numeri: +2,2% sulla media italiana per luce, acqua e gas; +11% su cibi e bevande e +1% sui trasporti. Non solo, "seguire nell’overtourism" significa per la Toscana pagare il 4% in più sulle bollette; +2% su cibi e bevande; +0,7% sui trasporti. C’è poi un tema noto, quello che a lega insieme l’espansione degli affitti turistici alla sottrazione di case dal mercato degli affitti medio-lunghi. Il nesso è conosciuto e dibattuto (giusto ieri la sindaca Sara Funaro ha rinnovato il proprio impegno su questo fronte). E tuttavia l’analisi mette in luce un dato: quanto sia ridotto ormai lo spazio di manovra per chi cerca un affitto in città. Basti pensare che nel 2024 gli immobili offerti in locazione breve sono arrivati a impegnare circa il 5% dell’intero stock residenziale comunale. E se si considera che il 72% sono abitati da proprietari, la percentuale residua a disposizione delle locazioni tradizionali si assottiglia e si attesta intorno al 23%. Inoltre, la ricerca di Progetto dimostra come un aumento dello stock residenziale destinato a ospitare turisti pari all’1% porta a un aumento dei canoni di locazione del 4.08%.

Se per il segretario Sunia Fabio Seggiani, "l’overtourism è una piaga regionale che riguarda tutta la Toscana, ormai strutturale e va regolamentata" Gessica Beneforti, segretaria Cgil, è chiara: "Temiamo che i problemi resteranno fuori dal G7 del turismo che ospiterà, insieme ai residenti, agli studenti e ai lavoratori dei territori della città". Cgil Toscana e , Sunia Toscana e Federconsumatori Toscana "in più sedi ed occasioni hanno invitato la giunta e il consiglio regionale della Toscana ad intervenire, predisponendo e proponendo una serie di modifiche ed emendamenti a due provvedimenti regionali: il testo unico del turismo regionale e la legge per il governo del territorio, meglio nota come legge Marson".