La ministra spiega che in questo modo «arrivano nei nostri condomini, nelle nostre case, persone che non vengono identificate, che prendono la chiave ed entrano nell’appartamento e questo credo che confligga anche con quelle che sono le leggi sulla sicurezza della nostra nazione». La novità annunciata nel G7 è che sul tema sicurezza Santanché parlerà direttamente col ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Come sempre faremo un confronto – afferma -. Però si è posto un tema che esiste e che adesso dobbiamo studiare quali siano le migliori soluzioni».
«Il tema della sicurezza - conclude - è un tema che ci sta molto a cuore perché più sicurezza vuol dire più libertà per i nostri cittadini, ed è un tema che assolutamente porterò al ministro competente per capire come possiamo risolverlo».
Santanché e Funaro hanno approfondito insieme l’argomento. Non è un nato asse, spiegano da Ponte Vecchio, anche perché nelle ultime 48 ore sono arrivate diverse bordate da una e dell’altra parte. Però, c’è un inizio di strada sulla base del lavorare in sinergia, a tutti i livelli delle istituzioni. Concetto tanto caro a Funaro, come ripete spesso.
«Accolgo favorevolmente la disponibilità della ministra Santanchè a collaborare e a confrontarsi con il ministro Piantedosi per far fronte al problema della sicurezza legato alle keybox – spiega la sindaca -. Come ho avuto modo di affermare, le keybox sono una questione di decoro, ma anche di sicurezza».
«A tal proposito, ho già iniziato una riflessione e un confronto con la prefetta Ferrandino per decidere insieme come muoverci e quali misure potranno essere applicate per fermare il fenomeno keybox che sta invadendo le città», conclude Funaro. Sinergia, a tutti i livelli (incluso l’arrivo dei nuovi agenti delle forze dell’ordine, promessa mantenuta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi). È un punto di partenza.