EMANUELE BALDI
Cronaca

Affitti brevi e overtourism. Le città d’arte con Funaro. Scintille tra il Ministro e il Comune

Con Roma, Venezia, Napoli e Milano appello congiunto: “Dateci più poteri”. La ministra: “Le scatole con le chiavi? Bruttine ma non facciamo propaganda”

L'apertura dei lavori del G7 del turismo (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

L'apertura dei lavori del G7 del turismo (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 14 novembre 2024 – Più muscoli liberi per sollevare e meglio gestire i pesi dell’overtourism dai corpi fragili delle città d’arte. Palazzo Vecchio cerca e trova sponde con le città sorelle – regine di bellezza in cerca di nuovi equilibri – Roma, Venezia, Milano e Napoli che “assieme rappresentano il 25% del mercato turistico italiano”.

Nel giorno in cui prende il via il G7 fiorentino dedicato al settore, alla Camera di commercio, all’altro G7’, gli assessori al Turismo delle varie città, Jacopo Vicini per Firenze, Alessandro Onorato (Roma), Simone Venturini (Venezia), Martina Riva (Milano) con il presidente della commissione cultura e turismo di Napoli, Luigi Carbone, ribadiscono a Parlamento e governo, come già fatto con i precedenti esecutivi “la richiesta di disporre di strumenti adeguati per gestire i flussi, e la possibilità di sedere al tavolo, oggi riservato a Stato e Regioni, dove si decidono le politiche turistiche del Paese”.

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La sindaca Sara Funaro da giorni insiste su un punto a suo dire chiave: ottenere anche per Firenze una norma speciale in stile Venezia. “Il mio auspicio” – le parole di ieri della sindaca è che al G7 del turismo “si possano trovare misure e proposte per andare verso un turismo di qualità, sostenibile, non di massa”. Proprio l’assessore competente di Venezia, Simone Venturini, spiega, come rileva la Dire, quel modello a cui ambisce Palazzo Vecchio. “Abbiamo avuto la possibilità, con un emendamento di qualche tempo fa, di introdurre alcune regole” per chi fa “locazione turistica oltre i 120 giorni” l’anno. Aggiunge poi: “In Consiglio comunale è in discussione un regolamento”, si lavora per “innalzare la qualità, introducendo una moratoria di un anno e mezzo per bloccare i numeri di locazioni turistiche a quelle esistenti”. Gli imprenditori della locazione, però, avranno “tutto il tempo necessario per registrarsi”. Come? “Per chi fa locazione per più di 120 giorni l’anno facendo una scia e aderendo a un patto con il Comune in cui introduciamo una serie di obblighi”. Su tutti quello del check-in di persona del turista. Inoltre “il turista va accolto informandolo su come funziona la città; come, ad esempio, è organizzata la raccolta differenziata”.

Sul turismo “servono più poteri ai sindaci, ai Comuni” e “fa bene Funaro a dirlo” aggiunge Alessandro Onorato, assessore al turismo della capitale. “Avviene solo in Italia ed è una follia totale che un sindaco democraticamente eletto non possa stabilire con una moratoria, per un periodo, di non permettere nuove aperture, ad esempio, di strutture extralberghiere” aggiunge Onorato per il quale se si trasforma “un appartamento in una casa vacanza, un b&b o un affitto breve con un click” alla fine “muore il centro di ogni città” e “se muoiono i centri di Roma, Firenze, Venezia, Milano o Napoli, muore il motivo per il quale i turisti del Nord America o dell’Asia vengono in l’Italia, che è il cosiddetto life style”.

Intanto a Palazzo Spini Ferroni Daniela Santanché conduce le danze del G7 con ospiti illustri, dal tenore Andrea Bocelli (“L’overtourism? Se c’è amore e rispetto non mi fa paura”) all’imprenditore Flavio Briatore (“Dobbiamo vendere meglio il nostro Paese”). La ministra poi torna sul tema delle Key box pungendo ancora Funaro (con la quale comunque il confronto va avanti): “Penso che siano abbastanza bruttine, però ecco parliamone su come si possono sostituire. Vorrei che non fossimo insieme solo per fare titoli dei giornali o propaganda ma per trovare soluzioni”. La replica arriva dall’assessore Vicini: “Non decidiamo gli indirizzi e i provvedimenti per la nostra città con l’obiettivo di avere titoli di stampa, ma per il bene di Firenze”.