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Affitti brevi, il Comune va avanti: "Ora dalle parole si passa ai fatti"

Passi avanti. Concreti. Il via libera dalla Regione Toscana alla riforma del testo unico sul turismo – che dà più...

Passi avanti. Concreti. Il via libera dalla Regione Toscana alla riforma del testo unico sul turismo – che dà più poteri ai sindaci di regolamentare il settore e pone limiti agli affitti turistici brevi – fa felice il Comune di Firenze. E ora dalle parole si passa ai fatti visto che entro fine gennaio l’obiettivo di Palazzo Vecchio è portare in giunta il regolamento sulle locazioni turistiche, per poi passare alla discussione in Consiglio comunale. La road map è stata delineata, proprio nell’ultima seduta del 2024 dell’assemblea cittadina, dall’assessore al turismo e allo sviluppo economico Jacopo Vicini. "Siamo molto soddisfatti dell’approvazione del testo unico sul turismo – ha detto Vicini rispondendo ad un question time di Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze democratica –. E’ obiettivo della sindaca Funaro di portar già entro fine gennaio in giunta il regolamento sulle locazioni turistiche, poi avremo occasione di discuterne in consiglio comunale". Vicini ha sottolineato la "lunga interlocuzione" che c’è stata "con l’assessore Marras, siamo molto felici dell’attenzione e della disponibilità che ci è stata data. Ringraziamo il presidente Giani e il Consiglio regionale: pensiamo che questa sia una legge pensata per il bene comune". Così Palazzo Vecchio potrà ribadire la stretta nell’area Unesco. E non è tutto perché ci saranno limiti più stringenti anche su risciò e golf car, sempre più presenti in città. Nel dialogo istituzionale tra Del Re e Vicini c’è stato un passaggio anche sulla posizione della giunta, chiesta dalla capogruppo di Fd, rispetto alla possibilità per "gli albergatori di includere gli appartamenti nelle loro attività. Perché, se da una parte questa norma va a sanare gli aspetti di concorrenza sleale, dall’altra non pone un rimedio al fatto che gli appartamenti vengono sottratti dall’uso abitativo per famiglie, studenti e lavoratori".

Niccolò Gramigni