Stretta in arrivo nelle prossime ore sugli affitti turistici per riportare un po’ordine nell’universo delle locazioni brevi (circa 14mila in città, la stragrande maggioranza delle quali nell’area Unesco con una crescita comunque registrata in rioni extra-moenia come Campo di Marte, Coverciano, Gavinana e Novoli).
Con lo scoccare della mezzanotte diventeranno infatti operative le nuove disposizioni annunciate dal ministero del turismo. Scade infatti la proroga del termine per l’acquisizione del Codice Identificativo Nazionale (il cosiddetto Cin), destinato a bed and breakfast, affitti brevi e strutture ricettive in generale.
A partire da domani tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati ad affitti brevi dovranno essere in possesso del suddetto codice. L’obbligo riguarda i titolari di unità immobiliari offerte in locazione e tutti coloro che operano nel settore dell’ospitalità. La mancata acquisizione del codice comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.
Nei mesi scorsi era entrata in vigore la proroga chiesta a gran voce da diverse associazioni di categoria e portali online alla luce di alcune difficoltà tecniche e burocratiche che in alcune regioni avevano rallentato gli adempimenti locali (nella fattispecie le operazioni pare si fossero arenate per acquisire il Cir, ovvero il codice identificativo regionale) e quindi richiedere il Cin.
Ma c’è di più. Assieme al Cin tutte le unità immobiliari destinate alla locazione breve o per finalità turistiche dovranno obbligatoriamente rispettare, sempre da domani, dei nuovi requisiti di sicurezza.
Si tratta nello specifico di obblighi, validi per gli appartamenti gestiti sia in forma imprenditoriale che non, volti a garantire la sicurezza degli ospiti delle varie strutture.
Ma quali sono i requisiti di sicurezza richiesti? Innanzitutto i rilevatori di gas combustibili e monossido: tutte le unità immobiliari dovranno essere dotate così come dovranno garantire ai turisti la presenza all’interno dell’appartamento di estintori portatili a norma di legge.
Nello specifico la normativa prevede un estintore ogni 200 metri quadrati, con un minimo di un estintore per piano. Gli estintori dovranno poi essere sottoposti a controlli periodici. La normativa introduce specifiche sanzioni per chi non rispetta gli obblighi relativi al Codice identificativo nazionale, che riguardano l’attivazione, la corretta esposizione e gli adeguamenti di sicurezza.
Previste stangate per chi dovesse essere sorpresa a non rispettare le regole.
I proprietari di immobili e titolari di strutture ricettive che non richiedono il Cin saranno soggetti a sanzioni comprese tra 800 e 8.000 euro, a seconda delle dimensioni dell’immobile o struttura.
La mancata esposizione dello stesso codice all’esterno dell’immobile o della struttura (o anche se non riportato correttamente negli annunci pubblicitari di promozione dell’appartamento) potrà costare una multa che varia tra 500 e 5.000 euro per ogni violazione riscontrata, oltre all’immediata rimozione dell’annuncio irregolare.
Infine il capitolo sull’inadempienza alle norme di sicurezza: se l’immobile non è dotato dei requisiti di sicurezza necessari (rilevatori di gas, monossido di carbonio e estintori), non solo non verrà assegnato il Cin, ma il proprietario potrà ricevere una sanzione tra 600 e 6.000 euro.