"L’Italia è l’unico Paese occidentale che non ha una norma che regolamenta il tema degli affitti turistici brevi". Ad aprire il nuovo capitolo di polemiche sugli affitti brevi è ancora il sindaco di Firenze, Dario Nardella. A margine dell’assemblea nazionale di Anci Giovani a Montecatini Terme, il primo cittadino del capoluogo toscano è tornato a pungere il sul tema delle locazioni turistiche. "È uno dei problemi alla base della deregulation del turismo – chiosa Nardella – e dell’aumento dei costi degli affitti delle case, con un impatto sociale preoccupante". Nardella ha sottolineato come l’Italia, che era "il primo Paese al mondo per numero di turisti", ora sia "al sesto posto, dietro a Paesi come Francia o Spagna. Ma dall’altro lato esistono sfide legate ai flussi turistici concentrati", con "le città d’arte prese d’assalto da grandi numeri".
Una stoccata che non è passata inosservata ai vertici governativi, con il ministro del Turismo Daniela Santanchè che, presente alla kermesse dell’Anci, ha contrattaccato.
"Vedo che Nardella studia poco – ha esordito Santanchè –. Noi abbiamo fatto una cosa che nessun Governo ha mai avuto il coraggio di fare, abbiamo introdotto il Cin (Codice identificativo nazionale ndr), il meccanismo che serve all’identificazione delle case, abbiamo messo mano ad un settore che nessuno aveva mai il coraggio di affrontare".
La titolare del dicastero ha poi punzecchiato il sindaco di Firenze e l’operato del Pd nei suoi anni di esecutivo. "È una legge dello Stato. Si potrà migliorare? Va bene – ha aggiunto – ma perché Nardella non l’ha detto alla sua parte politica? Hanno governato questa nazione negli ultimi 15 anni. Il problema degli affitti brevi non c’era? Insomma, predicare è facile ma poi fare le cose è difficile. Questo Governo sta dimostrando che ci mette la faccia, che ha il coraggio". E infine l’affondo: "Se Nardella è così bravo, dia dei consigli, la scriva lui – conclude –, se non va bene quella che abbiamo fatto noi, Nardella lo conosco bene, mi chiami pure, sono sempre contenta di apprendere".