REDAZIONE FIRENZE

Affitti brevi, tolleranza zero: "Monolocale a un turista?. Dovrà essere almeno 28 metri"

Funaro e Vicini firmano la delibera che regolamenta le locazioni fuori dall’area Unesco. Tre anni ai proprietari per mettersi in regola, ma solo per chi opera da prima del 2025.

Funaro e Vicini firmano la delibera che regolamenta le locazioni fuori dall’area Unesco. Tre anni ai proprietari per mettersi in regola, ma solo per chi opera da prima del 2025.

Funaro e Vicini firmano la delibera che regolamenta le locazioni fuori dall’area Unesco. Tre anni ai proprietari per mettersi in regola, ma solo per chi opera da prima del 2025.

di Antonio PassaneseFIRENZEA meno di 24 ore dall’approvazione del Piano operativo (avvenuta nella serata di lunedì da parte del Consiglio comunale e che prevede tra le altre cose anche una variante alle locazioni turistiche), l’amministrazione Funaro, senza perdere tempo, è già passata alla ’fase 2’ della sua battaglia contro l’overtourism. E ieri mattina, in giunta, la sindaca Sara Funaro e l’assessore Jacopo Vicini hanno firmato la nuova delibera che regolamenta gli affitti brevi in città, che dovrà essere bollinato dal Salone de’ Dugento. Tante le novità contenute nel provvedimento, ma quelle che saltano subito all’occhio riguardano le dimensioni di case e camere, e una mappatura – grazie all’ausilio dell’Università La Sapienza – di tutti i quartieri, con l’introduzione di limiti ai B&B anche fuori dall’area Unesco, dove il divieto è già scattato a inizio anno.

Ma veniamo al cuore del provvedimento. Un appartamento sotto i 28 metri quadrati non potrà essere autorizzato per fare locazione turistica breve. E’ questa la superficie minima stabilita dalla giunta. La questione, una volta agganciata alle norme urbanistiche già in vigore, si complica per le case in centro storico, "dove già dal 2015 sono vietati i frazionamenti nelle case sotto i 50 metri quadrati", sottolinea Funaro presentando la misura. Palazzo Vecchio, inoltre, impone agli alloggi standard qualitativi precisi: 9 metri quadrati per le camere singole, 14 per le doppie e una cucina di 9 metri quadrati. Altrimenti non concederà l’autorizzazione ad operare nel business delle locazioni turistiche: cinque anni di via libera valido per ogni unità abitativa "legata al proprietario e all’immobile" e che, in caso di compravendita, "perde validità".

Sono queste insomma alcune delle norme più significative che scatteranno in città per coloro che hanno avviato un’attività dal primo gennaio 2025 o che hanno intenzione di aprirne una. Per tutti gli altri, gli immobili già regolarmente destinati a locazioni prima della fine del 2024, scatta la moratoria prevista dalla riforma al testo unico del turismo approvata dalla Regione Toscana (impugnata dal governo): avranno quindi tre anni di tempo per chiedere l’autorizzazione e, nel caso, per mettersi in regola. E qui il Comune, visto che la Regione su questo ha stabilito una finestra di 3-5 anni, ha scelto la soglia minima.

Oltre alle superfici minime calcolate sulle persone, l’amministrazione inserisce altri “requisiti minimi” obbligatori per ottenere l’autorizzazione: come l’installazione dei rilevatori gas e monossido di carbonio previsti dalla normativa nazionale. Stessa cosa per gli estintori. Ma anche una serie di documenti da fornire, come: dati identificativi, capacità ricettiva, requisiti antimafia. E mette nero su bianco, con gli articoli 3 e 4, anche il sistema di sanzioni che caratterizza la nuova normativa. Come la sospensione dell’autorizzazione per irregolarità. O, peggio, la sua decadenza in caso di inattività per più di 12 mesi, dopo aver ricevuto tre sanzioni, con l’evasione della tassa di soggiorno o per lavoro nero. Il tutto accompagnato da multe che vanno dai mille ai 10mila euro.