Affitti commerciali: taglio (per legge) con credito d’imposta

La proposta della Camera, elaborata con l’Ordine dei dottori commercialisti e inviata ai parlamentari toscani, riguarda le attività con sede all’interno dei centri storici

Leonardo Bassilichi e Leonardo Focardi

Leonardo Bassilichi e Leonardo Focardi

Firenze, 14 aprile 2021 – Un taglio significativo agli affitti commerciali nelle aree dei centri storici, le più colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza covid, con una durata limitata nel tempo (massimo due anni) e riservato alle sole attività che abbiano la sede legale nel territorio. La proposta, lanciata nelle settimane scorse dal presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, è stata elaborata con il contributo dell’Ordine dei dottori commercialisti della Città metropolitana ed è stata inviata a tutti i parlamentari toscani perché la possano portare all’attenzione del Governo nazionale, della Regione e delle amministrazioni locali. Se, per ipotesi, a un canone annuo di 100mila euro si applicasse un taglio del 50% con un credito d’imposta per legge di 25mila euro a vantaggio del proprietario e un analogo credito d’imposta per l’affittuario, quest’ultimo vedrebbe ridursi del 75% il proprio costo di locazione, mentre per il proprietario la perdita sarebbe dell’11% in caso di società di capitale e del 4,15% se persona fisica (vedere tabelle), ma a fronte di un incasso “sicuro” che sfiorerebbe il 90% per le società e di oltre il 95% nel caso di persona fisica. “Occorre un intervento normativo urgente e di sostanza che consenta alle attività dei centri storici, come nel caso di Firenze, di ridurre in maniera drastica i costi fissi di gestione”, dice Bassilichi. “Questa proposta, in linea con analoghe iniziative adottate da Palazzo Vecchio, si aggiunge all’impegno già preso dalla Camera di avviare un servizio di mediazione gratuita in materia di affitti commerciali per tutto il 2021 e vuole essere un contributo a superare la gravissima crisi che ha investito le attività e le aree a maggior vocazione turistica. Spetta alla politica prendere decisioni di questo tipo e noi siamo a disposizione per collaborare”, aggiunge il presidente della Camera di commercio di Firenze. Per il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Firenze, Leonardo Focardi, “se non verranno presi adeguati strumenti di sostegno per evitare problemi di liquidità, ci troveremo in poco tempo a fronteggiare una crisi economica strutturale che metterà a rischio la stessa coesione sociale. E’ uno scenario drammatico – dice ancora Focardi – che esporrebbe il nostro territorio a fenomeni di infiltrazione criminale, oltre che alla speculazione selvaggia”.